martedì 22 dicembre 2009

POVERA INFANZIA!

(DIRE) Roma, 19 dic. - Il pm Eleonora Fini, che ha disposto la diffusione della foto del piccolo Liam Gabriele McCarty, portato via dalla madre dalla casa famiglia dove era in custodia a Roma, "sta facendo una drammatizzazione inutile della situazione, che fa male al bambino, lo mette a rischio e non ne rispetta i diritti". È quanto afferma Andrea Coffari, avvocato della madre di Liam (che al momento si e' resa irreperibile) e presidente nazionale del Movimento per l'Infanzia. "Il 18 novembre- riassume l'avvocato- il Tribunale dei minori aveva preso una decisione scellerata: mandare il bambino in casa famiglia senza consentire alla madre di vederlo. Una decisione talmente sbagliata che subito dopo e' cambiato il collegio giudicante. Al nuovo collegio abbiamo chiesto di rivedere l'ordinanza, che e' provvisiora.

I giudici hanno dato tempo fino al 4 gennaio per presentare le memorie, poi ci sara' la decisione finale. La mamma si e' resa disponibile ad andare in casa famiglia con il bambino, siamo prossimi alla soluzione- continua accorato l'avvocato- diffondere la foto di Liam significa solo drammatizzare una situazione gia' delicata, mettere a rischio il bimbo e la mamma". La donna, comunque, nel frattempo si e' resa irreperibile, portando con se' il bambino: di fatto sta violando l'ordinanza dei giudici, e' nell'illegalita'. "Ma lo ha fatto per paura- assicura l'avvocato- capita in molti casi che, in attesa della decisione finale del Tribunale, un genitore faccia resistenza e si renda irreperibile". "La mia assistita- prosegue l'avvocato Coffari- aggiunge per stato di necessita', in base all'articolo 54 del codice penale. Lo stato di necessita' e' un'esimente". L'avvocato dice, poi:"Avevo scongiurato il pm di non diffondere la foto, non era mai capitato in Italia un caso del genere, stanno trattando il bambino come carne da macello, si mette in grave difficolta' la mamma e in pericolo il bimbo". Coffari non lo dice chiaramente ma la paura e' che scatti la caccia alla strega, che parta la gara alla segnalazione del bimbo. "Puo' succedere di tutto- chiude il legale- comunque resta la mia fiducia nei confronti del Tribunale dei minori che si esprimera' a gennaio". (21 DICEMBRE 2009 Ami/ Dire)

domenica 20 dicembre 2009

Brindisi, violentano due amichette arrestati 4 minori

BRINDISI - Per quattro mesi, tra febbraio e giugno scorsi, avrebbero intimidito due ragazzine, una delle quali minore di 14 anni, costringendole a rapporti sessuali orali in una stradina del popolare rione Paradiso di Brindisi. I protagonisti sono quattro ragazzi tra i 15 e i 17 anni, che oggi sono stati arrestati dagli agenti della Squadra mobile di Brindisi con l’accusa, in concorso tra loro, di violenza sessuale aggravata ai danni di minorenni.

Violentatori e vittime abitano tutti nello stesso quartiere. Le vittime sarebbero state costrette a rapporti orali in una stradina del rione Paradiso, in pratica non lontano dalle loro abitazioni. All’arresto dei presunti violentatori, eseguito su provvedimento del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce per i minorenni Addolorata Collento richiesto del pm Simona Filoni, si è giunti grazie alla collaborazione della scuola frequentata dalle due vittime.

Le ragazzine frequentavano nello scorso anno scolatico la terza media e fino al febbraio scorso il loro rendimento scolastico non aveva suscitato preoccupazioni. Poi, d’improvviso, la metamorfosi in entrambe le studentesse, con un rendimento non più soddisfacente e un comportamento strano. Un cambiamento inspiegabile, secondo i docenti della scuola, che quindi hanno cercato di capire che cosa potesse aver provocato questo peggioramento nel rendimento scolastico delle due ragazzine. Sono state coinvolte le famiglie delle studentesse ed è stata interessata anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce per i minorenni.

Alla fine le ragazzine hanno gradualmente riferito i particolari della loro terribile esperienza. La Squadra mobile di Brindisi, diretta da Francesco Barnaba, con l’ausilio di un gruppo di psicologi ha cominciato a ricostruire la vicenda sino all’identificazione dei quattro presunti violentatori. Secondo gli investigatori, le due studentesse erano finite in una condizione di sudditanza psicologica nei confronti dei ragazzi, tanto da non riuscire a sottrarsi alle richieste di prestazioni sessuali. Una delle ragazzine avrebbe subito violenza da tutti i quattro ragazzi, l’altra da due di loro. Le due studentesse conoscevano quei ragazzi perchè vivono nella stessa zona, ma rapidamente quell'amicizia si era trasformata in un incubo

mercoledì 16 dicembre 2009

Arrestati per violenze sessuali 7 minorenni Lecce, nel branco anche padre e figlio

Sette adolescenti, tra i 14 e i 16 anni, e il padre di uno di loro, sono stati arrestati nella notte dai carabinieri di Lecce per concorso in violenza sessuale nei confronti di un ragazzo di 14 anni. Gli aguzzini lo perseguitavano anche con sms e telefonate, o presentandosi direttamente a casa sua. Terrorizzato, il ragazzo non voleva più uscire di casa nè frequentare la scuola. Quando suo padre si è reso conto dei motivi del suo stato, ha subito sporto denuncia, e stanotte sono scattati gli otto arresti.
di Alessandra Bianco (repubblica)

In otto lo hanno stuprato per un anno. Nel branco anche un padre e un figlio. Lui che ha solo 14 anni ha subito questa violenza atroce senza dire nulla, chiuso nel suo silenzio di terrore. Un'anima spenta, ripiegata sul suo terribile segreto.

Un segreto che racconta di 8 insospettabili, di cui 6 minorenni, tutti studenti di età compresa tra i 14 e i 16 anni, che hanno abusato sessualmente di un ragazzino senza dargli tregua. Il luogo di questa storia allucinante è un paesino del Salento, di quelli in cui cammini per strada e tutti si conoscono, e dovresti sentirti sicuro. Tra gli aggressori un padre e un figlio, insieme violentavano il quattordicenne.

Il padre impartiva gli ordini, diceva al figlio cosa fare, regista indiscusso di una violenza inaudita in cui obbligava la vittima ad avere rapporti sessuali con suo figlio. E poi telefonate, messaggini, visite inattese a casa del ragazzo, per ricordargli quello che era già successo e quello che lo attendeva ancora. Al punto che Daniele, lo chiameremo così, non ha avuto più tregua.

Fino a quando il genitore del ragazzo si è accorto che qualcosa non andava, che Daniele non era più lui. Non usciva di casa, non voleva più andare a scuola, viveva in uno stato di angoscia profonda e si era chiuso in un mutismo senza spiragli. Le domande, tante, troppe hanno scavato la diga del silenzio. Alla fine Daniele ha ceduto, ha detto tutto, quella verità terribile di sevizie e soprusi ha battuto la paura e la vergogna. Suo padre si è rivolto al maresciallo dei carabinieri della locale stazione. Le indagini hanno confermato tutto.

Questa notte sono scattati gli arresti del Comando provinciale dei carabinieri di Lecce su ordine della Procura della Repubblica ordinaria e per i minorenni del capoluogo salentino, reato: concorso in violenza sessuale.

martedì 8 dicembre 2009

PUGLIA? ... ECCOMI!!!

Sembra i due anziani maestri, provenienti da un'altra regione, avessero dei precedenti per pedofilia-Violenza sessuale: abusi al doposcuola, indagati due maestri Sono accusati di pedofilia, denunce dei genitori 08 dicembre, 11:23

(ANSA) - LECCE, 8 DIC - Due maestri del doposcuola, un uomo e una donna, sono indagati per presunti abusi sessuali su minorenni, in un centro del Salento. Le indagini dei carabinieri di Maglie (Lecce) sono state avviate dopo una denuncia presentata da genitori dei bambini. Una decina di piccoli sono stati ritirati dal doposcuola e sono ora sottoposti a sedute con gli assistenti sociali e gli psicologi. L'accusa e' di pedofilia. I due avrebbero 'toccato' i bambini e, in alcuni casi, li avrebbero denudati.

GLI EPISODI SAREBBERO AVVENUTI IN UN COMUNE DELLA GRECÌA SALENTINA

Abusi al doposcuola, due anziani insegnanti finiti sotto inchiesta Una delle vittime avrebbe visto in tv un servizio su un pedofilo e avrebbe così confessato le violenze subite

Pedofilia, indagini su un doposcuola del Salento

LECCE — Per il momento l’inchiesta è ancora top se cret. L’informativa dei carabinieri è sul tavolo del pm Angela Rotondano che dovrà decidere se chiedere o meno provvedimenti cautelari. Il caso riguarda due anziani insegnanti che sarebbero accusati di aver commesso atti sessuali nei confronti dei loro piccoli allievi durante il dopo scuola. E la vicenda, secondo le indiscrezioni trapelate ne gli ambienti giudiziari ed investigativi, sarebbe emersa per puro caso. IL PEDOFILO IN TELEVISIONE - Una delle presunte vittime avrebbe visto in un telegiornale un servizio sull’arresto di un pedofilo e così avrebbe confessato alla sorellina che que gli stessi episodi accadrebbero nel dopo scuola con i due anziani insegnanti. I genitori, saputa la confessione del loro bambino, si sono immediatamente mobilitati ed hanno avvertito i carabinieri che hanno così avviato le indagi ni. I presunti episodi di pedofilia sarebbero avvenuti in un Comune della Grecìa Salentina e, ovvia mente fino alla conclusione delle indagini, sui protagonisti della vicenda c’è il massimo comprensibile riserbo. Secondo indiscrezioni trapelate negli ambienti investigativi e giudiziari salentini, i carabinieri - con il sostegno de gli psicologi - avrebbero anche sentito i bambini che sarebbero stati vittime dei presunti abusi sessuali. IL CASO DI PARABITA - Non è chiaro se i bambini abbiano o meno confermato le accuse contro i due anziani insegnanti. Se così fosse, il caso sarebbe simile a quello che avvenne tre anni fa a Para­bita. Una mamma uccise a coltellate l’insegnante del figlio letto e ferì gravemente il marito. Il motivo? La donna ritenne che l’uomo avrebbe abusato sessualmente del bambino durante le ore di lezione nel dopo scuola. L’uomo è sotto processo per abusi sessuali. Nella Grecìa Salentina c’è mol ta attesa per le decisioni della Procura della Repubblica di Lecce. I bambini, ovviamente, sono tenuti sotto la massi ma tutela familiare. Corriere della sera R. L. 08 dicembre 2009

lunedì 7 dicembre 2009














Questa sera durante la consueta puntata di "Chi l'ha visto", intervista ad Andrea Coffari, presidente nazionale del Movimento per l'Infanzia, sul caso del piccolo "leone" e di mamma Manuela Antonelli.

sabato 5 dicembre 2009

Pistoia, maltrattamenti all'asilo "Cip Ciop"

Le immagini sono così dure da far piangere e gridare i genitori che escono dalla stanza del sostituto procuratore Ornella Galeotti. Uno shock. Tremano, hanno loro addosso la paura. «La mia bambina cercava di ribellarsi, non voleva mangiare alle dieci e mezzo del mattino, la maestra le tirava i capelli per dieci minuti, capite? Dieci minuti e le cacciava il cibo in bocca ingozzandola. Le spingeva la testa all´indietro sul seggiolone, le pigiava la mano sulle labbra quella schifosa e ora so perché la mia bambina che ha 14 mesi piange se vede qualcuno se si avvicina con un cucchiaino e so perché non vuole più mangiare, le fa terrore il cucchiaio ed è così piccola che non me lo poteva nemmeno dire... «. Le lacrime non sono una liberazione, ma una necessità improvvisa come la rabbia: «Perché il Comune non hanno controllato? Adesso mi devono dare una psicologa per mia figlia... «. I quattro genitori che ieri pomeriggio erano in procura a Pistoia hanno appena guardato le immagini registrate dalle telecamere messe dagli investigatori nell´asilo «Cip Ciop» di Pistoia dove sono state arrestate la direttrice, Anna Laura Scuderi di 41 anni (di Quarrata) e un´altra insegnante Elena Pesce di 28 anni. Per entrambe l´accusa è di maltrattamenti.
Quella non è una donna, è una bestia - grida la mamma appena uscita col marito dalla procura. Ha in tasca il dischetto che rivela quello che succedeva dentro il «Cip Ciop» appena si chiudevano le porte e i bambini restavano soli con le educatrici. «Alle mamme che pensano che la polizia abbia sbagliato ad arrestare la Scuderi e la Pesce - grida un genitore - dico di guardare quelle immagini: era un lager non un asilo». Era una prigione, non «Il giardino dell´infanzia» come porta la rassicurante scritta all´ingresso. In questa inchiesta sono le immagini più potenti delle testimonianze. Bastano dieci giorni di registrazioni a raccontare gli orrori quotidiani in quell´asilo: schiaffi, castighi, un bambino che viene preso e spinto a terra vicino alle scale, un altro picchiato perché ha vomitato, si vede la maestra gli dà un ceffone nell´atrio e lui che cade per terra su quella chiazza, lei che lo rialza con forza scuotendolo per un braccio. Si vede un bambino faccia al muro in castigo, solo su un seggiolone mentre gli altri giocano. In un altro spezzone c´è un piccolo che prende una decina di schiaffi perché rifiuta il cibo. E poi le testimonianze dei genitori che adesso si fanno coraggio e chiamano la questura (una decina anche ieri) per quei sospetti mai confessati, per quei risvegli notturni dei bambini sudati, in lacrime: «Mia figlia quanto tornava dall´asilo chiudeva la bambola nell´armadio» riferisce una signora che va alla polizia e racconta che la piccola non diceva niente, ma al fratello più grande ha confessato: «la maestra fa così». Due stanze, un ingresso, una cucina, un piccolo giardino con qualche tiglio intorno e un cancello giallo allegro, di quelli che invogliano a entrare: «Cip Ciop» è chiuso e le famiglie adesso dovranno sistemare altrove i figli.
(Repubblica)

martedì 1 dicembre 2009

INFLUENZA A, MORTO IL PICCOLO COSIMO

In merito alla morte del piccolo Cosimo, deceduto stamani alle 08.45 presso il nosocomio
"Vito Fazzi" di Lecce, il MOVIMENTO PER L'INFANZIA PUGLIA e l'ORATORIO S.I.N.G.,
supporteranno ogni azione intrapresa dalla famiglia tesa a far luce su questa triste e
dolorosa vicenda schierandosi, come sempre, "dalla parte dei bambini".
Sin dalle prime ore abbiamo messo a disposizione i nostri esperti affinchè siano tutelati
il bambino e gli altri minori coinvolti nella vicenda.

roberto schifone
resp. regione puglia

lunedì 30 novembre 2009

INVITO A NON DIFFONDERE FALSE NOTIZIE

con la presente si invitano gli organi di informazione a non pubblicare e diffondere notizie prive di qualsiasi fondamento inerenti il bimbo di due anni ricoverato al "vito fazzi" di Lecce. il bimbo non è morto.

il movimento per l'infanzia puglia, sollecitato dall'oratorio s.i.n.g. di oria, chiede la massima riservatezza per tutelare i minori coinvolti nella vicenda.

il movimento per l'infanzia segue costantemente la vicenda attraverso il legale di fiducia della famiglia del piccolo, Avv. Gianluca Schifone, il quale chiede il silenzio stampa.

la diffusione di notizie false, oltre che poco rispettose nei confronti di un bimbo che sta soffrendo, non tutelano i minori coinvolti nella vicenda.

sicuri di poter contare sul rispetto di quei diritti dell'infanzia, richiamati da più parti e quasi mai attuati, si chiede la cortesia di diffondere il presente messaggio e rispettare famiglia e minori in questi difficili momenti.



roberto schifone
resp. reg.le movimento per l'infanzia

IL MESSAGGERO

giovedì 26 novembre 2009

Il giudice obbliga il piccolo a vedere il padre, nonostante i pianti e le urla sentiti fin nei corridoi del tribunale. L'appello della mamma, Manuela

In occasione della giornata dedicata ai diritti dei minori, "il Tribunale per i minorenni di Roma convoca LGM, il bambino di otto anni conteso fra l'Italia e gli Stati Uniti e noto alle cronache americane con ampi servizi su Fox e Cbs. Qui, nonostante i pianti e le urla disperate del minore, confermate da testimoni presenti all'accaduto, il giudice obbliga LGM a vedere il padre non tenendo in alcuna considerazione l'evidente stato di choc del minore. Testimoni dell'accaduto affermano di avere sentito le urla e i pianti fin nei corridoi del Tribunale: una scena d'altri tempi". E' quanto si legge in una nota di Manuela Antonelli, la mamma del bambino conteso, e dei suoi legali. "Questo e' il diritto all'ascolto sancito dalla Convenzione internazionale di New York applicato da alcuni giudici del Tribunale per i minorenni di Roma- si sottolinea nella nota-. Il bambino motiva l'inutile e disperato tentativo di sottrarsi alla vista del padre con il ricordo di passate violenze sessuali e il giudice, anziche' approfondire tali gravissime affermazioni, decide di portare LGM nuovamente in casa famiglia, vietando inspiegabilmente il rapporto fra la madre, i parenti della madre e il minore. Tale incredibile decisione e' stata presa contro il parere del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni che consigliava il collocamento del minore presso la madre e nonostante una approfondita consulenza tecnica disposta dallo stesso Tribunale dove si legge che 'il bambino ha bisogno della madre e sconsiglia di tenerlo stabilmente separato dalla stessa'". Il padre del bambino e' americano "e violando tutte le elementari regole di rispetto e privacy ha attivato su Internet una campagna di disinformazione e denigrazione della madre e della giustizia italiana, in numerosi siti, oltre all'esatta indicazione del nome e cognome del figlio ha inserito filmati che lo ritraggono senza alcuna precauzione. I commenti americani sui siti e su youtube sono desolanti: in uno di questi si legge "non comprate nulla dall'Italia e non andateci in vacanza, l'Italia e' peggio dell'Iran". I legali della madre, la signora Antonelli, hanno ricusato il giudice che ha firmato l'ordinanza e annunciano reclamo presso la Corte d'Appello e un esposto al Consiglio superiore della Magistratura. "Il bambino non vuole tornare in casa famiglia, dove, ha dichiarato in sede di consulenza tecnica d'ufficio, di avere subito atti di bullismo da parte di bambini piu' grandi. Lo si portera' via con la forza? Si fara' violenza a un bambino che urla la sua disperazione costringendolo a separarsi dalla madre? Ci sono pressioni esterne che stanno condizionando i giudici?". La madre "rompe il silenzio e chiede aiuto ai media italiani perche' si occupino con spirito di verita' e nel rispetto dei diritti dei bambini di questa terribile vicenda, chiedendo pero' di non diffondere immagini e il nome di suo figlio. La madre chiede aiuto a tutte le associazioni che in Italia si occupano della tutela dei minori perche' a suo figlio non sia fatta ancora violenza". Da un agenzia di stampa (Wel/ Dire) 10:56 25-11-09

IL Movimento per l'Infanzia segue con sgomento questa incredibile vicenda e promuoverà un'interpellanza parlamentare sull'esercizio del diritto all'ascolto dei bambini presso il Tribunale che dovrebbe agire sempre e comunque "nel prevalnete interesse del minore"

martedì 17 novembre 2009

Qual'è il senso della vita?

Si svolgerà venerdì 20, con inizio alle ore 18.30 presso la sala conferenze del Seminario Vescovile Oritano, il convegno dal titolo “Gli enti locali dalla parte dei bambini?”. Il convegno, promosso dal movimento per l’infanzia puglia e dall’oratorio S.I.N.G., celebrerà i venti anni dalla firma della convenzione internazionale dei diritti dell’infanzia ed è inserito nella campagna di sensibilizzazione “qual è il senso della vita”, promossa dal Movimento per l‘Infanzia su tutto il territorio nazionale. Aprirà la serie degli interventi la relazione del responsabile regionale del movimento per l’infanzia, Roberto Schifone, che evidenzierà le “bugie” della carta di New York. L’avv. Alessandro Nocco, coordinatore dell’osservatorio sociale della provincia di Brindisi, relazionerà sullo stato attuale dei servizi per l’infanzia nel territorio brindisino. Concluderà la serata l’intervento del prof. Lorenzo Caiolo, ideatore della settimana dei bambini del mediterraneo e grande esperto di collaborazioni con gli enti pubblici per la promozione di servizi per l’infanzia. Il saluto iniziale sarà del vicepresidente della provincia di Brindisi, l’assessore alle Politiche Sociali Francesco Mingolla. “Il movimento per l’infanzia e l’oratorio S.I.N.G. non potevano stare in silenzio – afferma Schifone – in questa importante giornata. Il tema che abbiamo proposto è più attuale che mai in questo momento storico in cui, a mio avviso, sempre più limitato è l’impegno degli enti locali a favore dell’infanzia”. La serata, patrocinata dal Serra Club Oria, vedrà la presenza dell’assessore alle politiche sociali del comune di San Pancrazio Salentino, Pancrazio Totaro, del Rettore del Seminario Vescovile, Don Andrea Santoro e del Sindaco di Oria Cosimo Ferretti. “Parlando di enti locali – continua Schifone – ho voluto invitare tutti gli amministratori presenti sul territorio cittadino, l’argomento interessa tutti noi ma soprattutto chi ci governa, sono certo che non mancheranno per riflettere assieme su tematiche che dovrebbero essere care, e dovrebbero impegnare, ogni amministratore del mondo”. Ha collaborato alla realizzazione dell’evento l’università popolare oritana “Mons. Armando Franco”. A tutti i richiedenti sarà rilasciato certificato di partecipazione, info su www.oratoriosing.it e www.movimentoinfanzia.it. Ufficio Stampa Oratoriano

venerdì 6 novembre 2009

La denuncia del Movimento per l'Infanzia dal nord al sud d'Italia!

Quale è il senso della vita?

Il senso della vita sono i bambini perché della vita ne rappresentano l'origine e la continuità.

Il Movimento per l'infanzia denuncia la violazione dei diritti dei bambini e la loro discriminazione come categoria sociale debole.

Il Movimento per l'Infanzia in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dei Bambini, 20 novembre 2009, e del ventesimo anniversario della "Convenzione di New York sui diritti del fanciullo", organizza una campagna di sensibilizzazione con convegni che si svolgeranno in varie città d'Italia tra le quali:

Firenze, Modena, Sassuolo, Torino, Milano, Pavia, Novara, Jesi, Civitanova Marche, Fabriano, Fermo, Terni, Foligno, Potenza, Brindisi, Poggiomarino, Catanzaro, Caserta, Roma (15 maggio 2010).

Saranno trattati diversi aspetti relativi ai bisogni e ai diritti dei bambini cercando di individuare i modelli adultocentrici presenti nella nostra società e in particolare per quanto riguarda la scuola, la politica, la giustizia, la legge, la televisione, la città e i genitori.

In un convengo conclusivo, che si terrà a Roma il 15 maggio 2010, saranno presentate le proposte di riforma legislativa e istituzionale che il Movimento per l'Infanzia intende promuovere.

Esiste anche in Italia il grave problema della violenza sessuale sommersa a danno dei bambini, della violenza sociale come la povertà, il degrado, ma anche la questione irrisolta dei bambini vittime di incidenti stradali e ancora il fenomeno della violenza psicologica e assistita, la violenza subita attraverso trasmissioni televisive che impongono una pubblicità rivolta ai bambini manipolatoria e ossessiva e il disagio adolescenziale che si manifesta con l'autolesionismo, la depressione, il suicidio, il bullismo.

Più grave dello scandalo di chi usa violenza ai bambini è il silenzio assordante delle persone comuni

martedì 3 novembre 2009

ORATORIO S.I.N.G. ... E SONO XX!

Il Rione Giudea premia l’oratorio per aver dato lustro alla città di Oria con le sue attività.

Riprendono le attività dell’Oratorio “Saremo Il Nuovo Giorno” (S.I.N.G.) ad Oria, e riprendono per il ventesimo anno consecutivo. L’organizzazione di volontariato, nata come semplice coro per l’animazione della messa domenicale, è divenuta nel corso di questi lunghi anni, un punto di rifermento per il mondo dell’infanzia e giovanile oritano. Tanti i corsi attivati per celebrare il ventennale: chitarra, batteria, ballo, break dance, karaoke, teatro, tante le attività proposte. “Siamo emozionati e contenti – commenta il presidente Roberto Schifone. Emozionati perché convinti del grande ruolo che abbiamo svolto nella vita di centinaia di ragazzi. Contenti perché siamo ancora qui a lavorare!”. Un anno ricco ed intenso quello appena avviato che sarà caratterizzato da decine di appuntamenti e celebrazioni, ad iniziare dal prossimo venti novembre con il convengo celebrativo dei venti anni della convenzione internazionale dei diritti dell’infanzia, organizzato in tutta la nazione dal movimento per l’infanzia. Momento atteso, e partecipato da centinaia di persone, è la festa di San Giovanni Bosco all’interno della quale, da oltre dieci anni, viene assegnato il premio nazionale “Donato Carbone”, assegnato lo scorso anno all’europarlamentare Magdi Cristiano Allam ed al presidente nazionale del movimento per l’infanzia Andrea Coffari. La festa del 2010 ha già incassato il patrocinio del ministero per le politiche giovanili. Tra le tante attività celebrative collaterali l’oratorio ha proposto alla pro loco oritana, organizzatrice del noto torneo dei rioni, di donare il palio che si contenderanno nel 2010 gli atleti dei quattro rioni. Con la riapertura dell’oratorio le famiglie sanno di poter contare su un luogo sicuro i cui i ragazzi possono formarsi e trascorrere le fredde serate invernali. Questi gli orari ed i giorni di funzionamento: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 19 alle 21, sabato e domenica dalle 16 alle 19, il costo della tessera associativa è pari ad € 15 annui comprensivi di quota assicurativa. “Siamo convinti – conclude Schifone – che l’anno che ci apprestiamo a vivere sarà davvero unico, la stabilità delle attività ordinarie ci dona grande serenità nell’organizzazione del ventennale e per questo dobbiamo ringraziare il Sindaco di Oria che, sin dal 2003, ospita la nostra associazione, che vanta oltre 400 iscritti, nei locali comunali di Montalbano, un modo reale e tangibile di essere dalla parte dei bambini, per questo il nostro grazie”. L’oratorio S.I.N.G. è stato di recente insignito del premio “al cittadino oritano distintosi per aver dato lustro ad Oria con la sua attività lavorativa, sociale o culturale” istituito dal Rione Giudea, premio assegnato nella passata edizione al neo presidente della provincia Massimo Ferrarese. Commovente il saluto del Capitano del Rione Giudea, Giovanni Lomartire: “questo premio è per voi che da anni, con il vostro operato, vi prodigate affinché i nostri giovani siano sempre più coinvolti in attività sociali, sportive, culturali e morali allontanandoli, così, dai pericoli della strada e distogliendoli dai cattivi esempi cui sono oggi sottoposti”. Sentito e profondo il saluto rivolto al Consiglio Direttivo oratoriano dal vice sindaco oritano, Giovanni Guida: “faccio i complimenti al rione Giudea per aver scelto, quest’anno, un’organizzazione che è una bellissima realtà del nostro paese, una realtà che ha nell’aspetto del sociale il suo punto di forza, tutti sappiamo benissimo quanto sia importante per i genitori avere la certezza che i nostri figli, i nostri bambini, siano in mani sicure. L’oratorio è una bellissima realtà, complimenti per aver fatto questa scelta, complimenti al consiglio direttivo”.
Tutto pronto quindi per l’avvio del ventesimo anno di attività, a tutti i ragazzi auguriamo buon anno e buona avventura.

Ufficio stampa oratoriano

lunedì 26 ottobre 2009

IL DEGRADO FAMILIARE CONTINUA A MIETERE VITTIME

PERUGIA (25 ottobre) - Una donna italiana di 40 anni è stata arrestata dalla squadra mobile di Perugia per avere favorito nella sua abitazione incontri a sfondo sessuale tra la figlia undicenne e alcuni suoi coetanei. Violenza sessuale il reato ipotizzato.

Incontri nella casa. Gli investigatori hanno accertato che gli incontri si svolgevano nella casa della donna, alla sua presenza. Dall'indagine è emerso che la donna, incensurata, aveva ospitato in casa anche una tredicenne che aveva rapporti sessuali, sempre in sua presenza, con un ragazzo di 17 anni, che è stato denunciato a piede libero.

Soldi e cellulari per convincere i minori. Secondo gli inquirenti la donna organizzava gli incontri per il desiderio di creare intorno alla figlia una cerchia di ammiratori, convinta che l'adolescente dovesse esserne gratificata. La polizia, utilizzando anche intercettazioni, ha accertato che la ragazza si opponeva agli incontri. La notte inoltre - è stato riferito - si svegliava in lacrime e in preda agli incubi. Per convincere i ragazzi a incontrare la figlia, la quarantenne - secondo la ricostruzione accusatoria - regalava loro soldi, ricariche telefoniche e un telefonino.

Sotto choc il paese del Trasimeno dove vivono la donna e l'undicenne. Nei bar e nei posti di ritrovo della città oggi si parla solo di questo. Alcuni hanno riferito di aver notato che a volte c'era stato un via-vai di giovani nell'abitazione della donna.

mercoledì 14 ottobre 2009

CONVEGNO DEL MOVIMENTO PER L'INFANZIA ALLA SETTIMANA DEI BAMBINI DEL MEDITERRANEO

Comune di Ostuni
Assessorato alle Politiche Sociali

Ass.ne S.I.N.G.
Oratorio “volante” Don Bosco
Onlus

Movimento per l’Infanzia
Regione Puglia


Si terrà mercoledì 21 ottobre, con inizio alle ore 17 presso la biblioteca del comune di Ostuni, il convengo dal titolo: diritti, responsabilità ed opportunità a venti anni dalla convenzione internazione sui diritti dell’infanzia. Il convegno, previsto tra le attività della undicesima edizione della Settimana dei Bambini del Mediterraneo, sarà un’occasione per approfondire le tematiche legate ai diritti dei minori a venti anni dalla loro ratifica. Saranno presenti: l’avv. Andrea Coffari (Firenze) da anni impegnato nella difesa dei minori abusati, è il fondatore e presidente nazionale del Movimento per l’Infanzia; Luciano Paolucci (Foligno) è il cofondatore ed il copresidente nazionale del Movimento per l’Infanzia. Da anni gira in lungo e largo la Nazione per parlare di Infanzia e minori abusati. È il fondatore dell’Ass.ne “Marcia degli angeli di Foligno”. Moltissime le presenze in Tv per ricordare il sacrificio del figlio Lorenzo, vittima del mostro di Foligno; Claudio Foti (Moncalieri), Psicologo e Psicoterapeuta. È Direttore Scientifico del Centro Studi Hansel e Gretel, un’agenzia formativa operante sul territorio nazionale sulle tematiche dell’ascolto, dell’intelligenza emotiva, della protezione e della cura dei bambini e degli adolescenti e per l’ intervento di contrasto al disagio e alla violenza in danno dei minori. È membro dal 2007 dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza. Il convegno sarà aperto dal saluto dell’assessore alle politiche sociali Tommaso Moro, dell’ideatore della Settimana dei bambini del mediterraneo Lorenzo Caiolo e di Maura Bartoccetti del Movimento per l’Infanzia delle Marche. Modererà l’incontro Roberto Schifone, presidente dell’Oratorio S.I.N.G. di Oria e responsabile della regione Puglia del Movimento per l’Infanzia. A tutti i richiedenti, al termine del convegno, sarà rilasciato certificato di partecipazione. Si auspica la presenza di operatori sociali, professori, educatori.

Per info: info@oratoriosing.it – www.sanvitoinrete.it – www.oratoriosing.it – www.movimentoinfanzia.it – www.movimentoinfanziapuglia.blogspot.com

CONVEGNO ALLA SETTIMANA DEI BAMBINI DEL MEDITERRANEO

martedì 6 ottobre 2009

IL MOVIMENTO PER L'INFANZIA ALLA SETTIMA DEI BAMBINI DEL MEDITERRANEO

Massiccia presenza del Movimento per l’Infanzia alla undicesima edizione della “settimana dei bambini del mediterraneo”, manifestazione organizzata dal comune di Ostuni con il supporto di molte città del brindisino. La manifestazione coinvolge oltre 36000 minori, molte le delegazioni estere: Afganistan, Palestina, Burkina Faso, Albania. Molte le case editrici che supportano la manifestazione, un centinaio gli esperti che giungeranno da ogni parte della nazione in Puglia: artisti, psicologi, animatori, scrittori per l’infanzia. Tra questi sette esperti del movimento per l’infanzia che da due anni concede il patrocinio alla manifestazione. Incontreranno i giovani delle scuole superiori: Andrea Coffari da Firenze, da anni impegnato nella difesa dei minori abusati, è il fondatore e presidente nazionale del Movimento per l’Infanzia. Varie volte invitato in Tv per affrontare tematiche legate all’abuso e alla difesa dei minori. Invitato in decine di convegni e corsi di formazione. Luciano Paolucci da Foligno, è il cofondatore ed il copresidente nazionale del Movimento per l’Infanzia. Da anni gira in lungo e largo la Nazione per parlare di Infanzia e minori abusati. È il fondatore dell’Ass.ne “Marcia degli angeli di Foligno”. Moltissime le presenze in Tv per ricordare il sacrificio del figlio Lorenzo. Claudio Foti da Moncalieri, Psicologo e Psicoterapeuta. È Direttore Scientifico del Centro Studi Hansel e Gretel, un’agenzia formativa operante sul territorio nazionale sulle tematiche dell’ascolto, dell’intelligenza emotiva, della protezione e della cura dei bambini e degli adolescenti e per l’ intervento di contrasto al disagio e alla violenza in danno dei minori. È membro dal 2007 dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza. Roberto Schifone da Oria, è il fondatore dell’Oratorio “Saremo Il Nuovo Giorno” (S.I.N.G.) punto di riferimento di centinaia fra bambini, ragazzi e giovani. Da oltre quindici anni impegnato in prima linea nella formazione dei giovani, dei formatori, delle famiglie. È il responsabile della regione Puglia del Movimento per l’Infanzia. Roberta Lerici da Roma, scrittrice. Responsabile del movimento per l’infanzia della regione Lazio, impegnata nella tutela dell'infanzia soprattutto in ambito scolastico dall'esplosione del caso di pedofilia a Rignano Flaminio. E' inoltre responsabile del Dipartimento Infanzia e Stalking di IDV. Dalle Marche invece Maura Bartocetti e Veronica Stalletti da anni presenti nelle scuole di ogni ordine e grado per affrontare, con ragazzi ed insegnanti, tematiche legate al rispetto, alla conoscenza, allo studio dei diritti dell’infanzia. Per maggiori informazioni sulla settimana www.sanvitoinrete.it (speciale settimana), sul movimento per l’infanzia www.movimentoinfanzia.it, per le attività della puglia www.movimentoinfanziapuglia.blogspot.com .

venerdì 2 ottobre 2009

"FALSI ABUSI" ... la Cassazione conferma la condanna.

Confermata la condanna in Cassazione ad Apolloni! Per anni il padre, titolare del sito falsi abusi, ha pontificato creando la cultura dei FALSI ABUSI! Due anni e 10 mesi di carcere, 100 mila euro di risarcimento alle famiglie. E’ questa la decisione della seconda sezione della corte d’appello di Torino per gli abusi subìti sette anni fa da due bambini (uno di appena 3 anni), nella scuola materna «Bovetti» di La Loggia. Il padre di Apolloni, Vittorio ha creato in questi anni una associazione denominata Falsi Abusi che è intervenuta in tutti i casi legati alle scuole materne, da Brescia a Rignano Flaminio, attaccando duramente le associazioni che difendevano i bambini, sostenendo le persone denunciate e diffondendo appunto la cultura dei falsi abusi.

giovedì 1 ottobre 2009

Settimana dei bambini: A scuola di Pace

di Raffaella Lofino

Mentre le strade e i muretti tornano a popolarsi di ragazzi e le aule scolastiche si animano di nuovi entusiasmi, i mass media tornano a presentarci dati sconcertanti circa le persone, nel mondo, sottoposte a sfruttamento lavorativo e sessuale. Il dato più inquietante riguarda i bambini vittime del traffico, bambini che, per esempio, in alcune regioni dell’Africa costituiscono la maggioranza degli schiavi: sfruttati per cucire borse e vestiti di lusso, raccogliere cacao, chiedere l’elemosina, spesso vittime della prostituzione e della pornografia… bambini reclutati come soldati e mandati in guerra!


Nell’ordinarietà di queste notizie, echeggia forte il grido di Pace della Settimana dei Bambini del Mediterraneo. Un grido che, all’inizio dell’anno scolastico, vuole scuotere le coscienze di adulti e bambini e, con l’aiuto degli esperti, vuole creare luoghi di incontro e di dialogo e donare un messaggio di speranza agli ospiti delle delegazioni straniere e a tutti i bambini coinvolti.


… E fervono i preparativi … nei locali del Comune di Ostuni e nei Paesi limitrofi, nelle aule scolastiche e nelle famiglie… attività, laboratori, letture, workshop e teatri… telefonate, alberghi, arrivi e partenze…


E fremono i nostri cuori, pronti ancora una volta a spalancarsi al mondo intero e ad accogliere in un unico abbraccio tutti i bambini del mondo…

Questi sentimenti hanno animato l’ultimo appuntamento con i Comuni, le scuole aderenti e le Associazioni, tenutosi lo scorso 25 settembre presso la Biblioteca Comunale di Ostuni.

Aderire alla Settimana significa aderire a determinati valori, significa condividere sogni alti”: con queste parole il Coordinatore dell’iniziativa, prof. Lorenzo Caiolo, ha introdotto l’incontro, sottolineando la forte tensione etica che unisce tutti i coorganizzatori, ma anche la passione e la pazienza, indispensabili per superare tutte le difficoltà logistiche e burocratiche.

Nello stesso incontro l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ostuni, Dott. Tommaso Moro, si è detto orgoglioso per il rinnovarsi dell’evento, vissuto negli anni scorsi nel ruolo di “famiglia ospitante” e ha auspicato una struttura organizzativa sempre più solida e duratura.

Felice dell’organizzazione partecipata e attenta del lavoro, il Prof. Caiolo è passato alla presentazione degli esperti che accompagneranno i ragazzi in questa esperienza, auspicando che la stessa porti e lasci nei cuori dei piccoli protagonisti, semi di pace … e, come scrive nel Progetto: “Convinti della potenza persuasiva dei bambini, la Settimana possa lanciare un forte appello ai grandi perché si ponga fine alle azioni che dividono e che determinano povertà, tanta sofferenza e tante tragedie si operi per creare le condizioni di pacifica convivenza e di collaborazione fra popolazioni, che tanto hanno contribuito alla ricchezza civile e culturale del Mediterraneo e del mondo intero”.

lunedì 21 settembre 2009

VITTIMA DEL NOSTRO ODIO!

E' morto ieri sera Domenico, il bambino di 11 anni, rimasto ferito a giugno in un agguato compiuto su un campo di calcetto a Crotone. Obiettivo dei killer era Gabriele Marrazzo, 35 anni, che venne ucciso, ma nella sparatoria rimasero coinvolte anche altre 8 persone. Tra loro Domenico raggiunto da alcuni proiettili alla testa.

martedì 15 settembre 2009

UN PENTITO DELLA SCU CONFESSA L'OMICIDIO DEL CARO DONATO

Speriamo che quanto riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno in data 12.9.09, confessato da DARIO TOMA pentito della SCU salentina, corrisponda a verità. A distanza di 12 anni da quel maledetto 8 maggio non abbiamo mai smesso di sperare, di ricordare! L'omicida di Donato, se così fosse, ha un nome, un volto! La SCU non ebbe pietà ed ammazzò quel giorno due poveri lavoratori per poche migliaia di lire. L'oratorio ha conservato vivo il ricordo di Donato istituendo il "Premio Nazionale Donato Carbone" assegnato, tra gli altri, a Maria Falcone, Magdi Cristiano Allam, S.Ecc.za Mons. Livio Maritano, Don Valerio Bocci, Don Antonio Mazzi, Don Oreste Benzi, Don Giovanni D'Ercole, Don Luigi Merola, Don Giosy Cento, Mago Sales, Don Fortunato Dinoto, Andrea Coffari pres. naz. del Movimento per l'infanzia, e tanti altri. Donato morì dopo qualche ora di agonia in ospedale, i genitori scrissero al Presidente della Repubblica, le indagini non portarono a nulla!!! Donato Carissimo il tuo sangue grida ancora giustizia e noi non smettermo mai di ricordarti, di ricordare l'ingistizia da te vissuta, un fiore reciso nel pieno della giovinezza, un ragazzo d'oro, un onesto lavoratore!!! Vi prego di lasciare un piccolo messaggio sul libro degli ospiti del nostro sito, www.oratoriosing.it, a testimonianza della vostra solidarietà, del vostro ricordo di un giovane giusto, del vostro affetto.

Roberto Schifone
Presidente dell'Oratorio S.I.N.G.
Resp. Regione Puglia del Movimento per l'Infanzia

lunedì 14 settembre 2009

ADESIONE ALLA SETTIMANA DEI BAMBINI DEL MEDITERRANEO

Alla cortese attenzione del Sig. Sindaco di Ostuni

e p.c. al Coordinatore
della Settimana dei bambini del
mediterraneo Prof. Lorenzo Caiolo


Oggetto: adesione alla Settimana dei Bambini del Mediterraneo

Egregio Sindaco,
il movimento per l’infanzia Puglia condivide le linee pedagogiche contenute nel progetto della Settimana dei Bambini del mediterraneo, apprezza gli sforzi che i comuni del brindisino aderenti all’iniziativa pongono in essere a favore dell’infanzia pugliese.

Il Movimento per l’infanzia nasce in Puglia, per volere dell'intero Consiglio Direttivo dell'Oratorio S.I.N.G., nel maggio del 2008. Esso si pone l'obiettivo di promuovere una nuova cultura a favore dell'infanzia attraverso il contrasto all'adultocentrismo, valorizzando e promuovendo i principi dell'intelligenza emotiva, cercando di orientare le scelte politiche, la destinazione delle risorse, la sensibilità culturale del nostro tempo verso i bisogni dei bambini e favorendo la scoperta della ricchezza dei valori cui i bambini sono naturali custodi.

Tutto ciò premesso, comunico che il Movimento per l’Infanzia Puglia è felice di aderire alla manifestazione di cui in oggetto concedendo il patrocinio e dando facoltà di utilizzare il logo dello stesso.

Con sentimenti di stima e gratitudine.

Roberto Schifone
Responsabile Regione Puglia

giovedì 13 agosto 2009

POVERA INFANZIA!

LECCE - Una festa in spiaggia a Torre Lapillo, in provincia di Lecce. L'alcol, con qualche bicchiere di troppo tra le mani. Infine il malore, con gli amici che, ubriachi anche loro, non si rendono conto della gravità della situazione. Una notte da dimenticare per Annarita, quindicenne napoletana, ricoverata ieri notte per un coma etilico. A soccorrerla e a dare l'allarme è stato un giovane volontario di un'associazione che svolge servizi di prevenzione sulle strade. La ragazza ora sta bene. Il soccorritore. "Erano una decina di ragazzini, tra i 15 e i 17 anni, tutti completamente ubriachi, barcollavano e si trascinavano senza forze". E' questa la scena che si è presentata davanti agli occhi di Maurizio Dimitri, bagnino volontario, soccorritore e autista del 118 di Manduria (Taranto), intervenuto la notte di San Lorenzo, sulla spiaggia di Torre Lapillo, vicino Porto Cesareo, per soccorrere la quindicenne napoletana, Annarita, che era in coma etilico dopo aver fatto festa in riva al mare bevendo alcol insieme con gli amici. La ragazzina campana, ricoverata al 'Vito Fazzi' di Lecce, ora sta bene: è stata disintossicata e il pericolo è alle spalle. "La ragazza - racconta Maurizio Dimitri - aveva sabbia dappertutto: nella bocca, nei capelli, nel naso, sul corpo. Era ghiacciata. Non reagiva ma il cuore e il respiro c'erano". "Dagli amici - dice il soccorritore - ho saputo che aveva bevuto almeno mezzo litro di vodka". "Anzi, - aggiunge- mi hanno detto che nel pomeriggio avevano speso 90-100 euro al supermercato per comprare superalcolici e 30 euro per comprare qualcosa da mangiare".

lunedì 10 agosto 2009

IINFANZIA DIMENTICATA!


Testo del saluto del Resp. Regione Puglia pubblicato sul giornalino del Centro Estivo del Comune di Oria, il movimento per l'infanzia ha patrocinato moralmente l'iniziativa.


Il presidente dell’Oratorio, ogni anno, ha rivolto da queste pagine un saluto a tutti i ragazzi del centro estivo comunale, centro con il quale ci onoriamo di collaborare. Quest’anno questo compito spetta al sottoscritto ricoprendo, da qualche mese, tale incarico. Mi preme innanzitutto ringraziare ragazzi e genitori. In secondo luogo il Professore Caiolo e Tiziana. In fine, dulcis in fundo, il Sindaco di Oria per aver dato la possibilità, ai nostri animatori, di partecipare come volontari al progetto, al Sindaco pubblicamente anche il mio grazie per la possibilità che ci offre da tempo di operare nella struttura di Parco Montalbano, possibilità e vicinanza che, ne sono certo, farà in modo non manchi mai ai ragazzi dell’oratorio, cioè ai ragazzi di Oria. Il mio saluto, consentitemelo, sarà rivolto ad un solo ragazzo, è strano che ciò avvenga, capirete il perché! Caro Amico mio, un altro centro estivo è terminato abbiam parlato per un anno intero di GiocOria ed eccoci qui pronti a salutarla, per la sesta volta. Un’edizione fantastica questa con miriadi di attività, con tanti problemi, tantissimi anzi, ma bella come sempre. Un’edizione, e te ne parlo in maniera del tutto personale, differente dalle altre. Ho vissuto questa esperienza con un velo di tristezza per la tua assenza. Tante persone sicuramente hanno notato la tua assenza, qualche altra forse no, ma non prendertela siamo sommersi da tante, troppe cose. Forse anche noi della segreteria, Angelo caro, abbiamo dedicato poco spazio al tuo ricordo presi come siamo dall’organizzazione, dal progetto solidarietà e dai giochi, ti chiedo personalmente scusa per questo, avremmo dovuto dedicarti più tempo per far comprendere meglio ai tuoi amici come funzione in realtà la vita. Mancavano le tue scorrazzate negli atri dei due plessi, il tuo sentirti male nel pullman che ci portava al mare, le tue improvvise grida, i tuoi saluti, le tue canzoni inventate sulle melodie dei nostri bans … è mancato tutto, davvero tutto! Il tuo volo ci ha colti tutti di sorpresa, tutti quanti. Era il freddo mese di Dicembre, il mese dei regali, del presepe, dell’essere tutti un po’ più buoni. Solitamente si dice che Gesù porta i doni ai bambini in quel mese, a me sembra invece che portandoti nel cielo abbia voluto farsi un regalo, un grande regalo. Durante i giorni del dolore decidemmo di non porre in essere nessuna iniziativa in tua commemorazione, l’avremmo fatto nella tua GiocOria … ed eccoci qui a dirti il nostro grazie. Grazie per essere nostro compagno di viaggio, per essere stato nostro amico, per averci fatto sudare nel rincorrerti, grazie per essere stato semplicemente Angelo! Non voglio far retorica o scrivere parole di circostanza, è solo che non me la sentivo di chiudere il giornalino di GiocOria, forse l’ultimo che io scrivo, senza aver scritto di te. Ogni anno ho pubblicato una tua foto su queste pagine, così è anche oggi! Chissà ora che fai, chissà se sei ancora monello, chissà se ci guardi, se in questi giorni ci hai guardato, se hai giocato con noi, se in Paradiso c’è un’altra GiocOria, se ti diverti, se vai al mare … chissà Angelo, chissà! Di sicuro nessuno di noi ora si preoccupa più del tuo avvenire, nessuno più si preoccupa di “occuparti il tempo libero”. Chissà se tu, amico mio, da lassù gridi giustizia per la tua vita troppo breve. Perché sei volato via? Si può andare in Paradiso senza un motivo serio, senza una croce reale da caricarsi sulle spalle? Possiamo davvero dire che “è il destino”, “è il fato”! Possiamo ancora? “Ai posteri l’ardua sentenza nui chiniam la fronte al massimo fattor” Angelo, ai posteri! Noi possiamo solo ricordarti, ricordare le belle giornate passate assieme e pregare per te. Se qualche volta ti ho rimproverato, amico mio, sappi che non l’ho fatto con cattiveria, dovevo farlo! Ti chiedo perdono per le parole che non t’ho mai detto, per i gesti che non ho mai fatto, per l’amore che qualche volta non t’ho donato, da lassù, ne sono convinto, oggi comprendi il mio cuore. A presto amico mio, a presto Angiulinu. Continua a farmi sorridere nei ricordi, continua a volermi bene come sempre. A Dio.

Roberto Schifone
Presidente dell’Oratorio S.I.N.G. - Resp. Regionale del Movimento per l’Infanzia

giovedì 30 luglio 2009

IL CARO GIOVANARDI!


di Roberta Lerici

Roma.Al terzo piano di Palazzo Chigi, nella stanza del sottosegretario con delega alla famiglia Carlo Giovanardi, alle 20.30 del 21 luglio si è tenuta una singolare riunione. Giovanardi, infatti, deve aver pensato che prima di andare in vacanza sarebbe stato opportuno ribadire per l'ennesima volta che lui ai bambini di Rignano non crede affatto, che i loro genitori sono dei poveri pazzi, e che i magistrati che da tre anni indagano sull'asilo Olga Rovere, andrebbero tenuti sotto stretta sorveglianza.

E allora, non c'è idea migliore che invitare qualche amico per mostrargli uno dei tre video che i primi genitori che hanno sporto denuncia, portarono ai carabinieri di Bracciano. Ovviamente in quei video deve esserci stato anche qualcosa di convincente, per far decidere agli inquirenti di aprire le indagini.Se fossero stati come li dipinge "Il Giornale ", l'indagine sarebbe stata archiviata subito, senza perdere tempo. Ma allora era il 2006, e i genitori non erano stati presi sul serio quando mesi prima si erano rivolti ai carabineiri di un'altro paese, ed ecco allora che, per essere creduti, tre di loro fecero un video amatoriale.

Ma i bambini coinvolti nel caso sono 22 ,in massima parte di età fra i 4 e i 6 anni, più altri 9 di età compresa fra i 9 e i 10 anni e che, per ora, sono considerati testimoni. Quei video, insomma, appartengono alla preistoria delle indagini e da allora ben 19 bambini hanno affrontato l'incidente probatorio, raccontando la loro verità, fin nei dettagli più crudi e terribili.
Ma di questo all'onorevole Giovanardi poco importa. La sua tesi è che la pedofilia nelle scuole non esista, che la pedofilia in generale sia un fenomeno più mediatico che reale , e che, quindi, bisogna difendere gli accusati.
E quali mosse ha in serbo Giovanardi? IL Giornale annuncia un appuntamento: "a settembre i parlamentari Mariella Bocciardo, Elena Centemero, Gabriella Carlucci e Giancarlo Mazzuca del Pdl, e Paola Binetti del Pd, andranno tutti a Rignano Flaminio a portare solidarietà alle maestre e a seguire il caso da vicino, per accertarsi che il procedimento si svolga su elementi concreti. Più di questi video."

Spero che Paola Binetti che ho conosciuto e mi ha espresso tutta la sua solidarietà per ciò che tutti noi stiamo vivendo a Rignano Flaminio, oltre a solidarizzare con le maestre, dedichi qualche minuto del suo tempo anche alle famiglie dei bambini coinvolti, visto che sono tuttora in cura, e nessuno sa se e quando torneranno ad essere dei bambini come tutti gli altri.

Chiudo dicendo che fare una cattiva informazione in tema di pedofilia, sostituirsi ai giudici, ed essere contemporaneamente un sottosegretario con delega alla famiglia, rende il ruolo istituzionale di Giovanardi davvero poco credibile. A "tremare", (cito sempre il Giornale) oggi non è certo l'inchiesta ma i bambini, i cui sonni sono tuttora interrotti dagli incubi.

NOTE: LE INDAGINI HANNO PORTATO ALLA RICHIESTA DI 4 RINVII A GIUDIZIO PER TRE MAESTRE E L'AUTORE TV GIANFRANCO SCANCARELLO. A QUESTE VA AGGIUNTA LA PROBABILE RICHIESTA DI RINVIO PER LA BIDELLA. SI ATTENDE CHE VENGA FISSATA LA DATA PER L'UDIENZA PRELIMINARE.

IN QUESTO ARTICOLO CI SONO I LINK ALLE PRECEDENTI DICHIARAZIONI DI GIOVANARDI, MA SONO VISIBILI SOLO SUL MIO SITO A QUESTO LINK:http://www.bambinicoraggiosi.com/?q=node/1424

autore roberta lerici-www.bambinicoraggiosi.com 23 luglio 2009

sabato 27 giugno 2009

patrocinio al progetto “IO E L’ANZIANO INSIEME PER SCOPRIRE LA NOSTRA CITTÀ”


Il movimento per l’Infanzia Puglia, condividendo i principi e gli obiettivi del progetto denominato “Io e l’anziano insieme per scoprire la nostra Città”, realizzato dall’ A.R.I.M.P (associazione di Ricerca e Intervento Musico-Psico-Pedagogico) di Brindisi, progetto che si prefigge lo scopo di offrire ai bambini la possibilità di vivere la propria città in ogni suo aspetto e riscoprirla attraverso il gioco e l’esperienza vissuta e raccontata dagli anziani del “Centro polivalente” di Brindisi (quartiere Bozzano)

CONCEDE

Il gratuito patrocinio limitatamente al progetto di cui sopra ed autorizza detta associazione A.R.I.M.P. ad utilizzare il logo del movimento con la dicitura “patrocinio del Movimento per l’Infanzia Puglia – www.movimentoinfanziapuglia.blogspot.com”.



f.to Roberto Schifone
Resp. Regione Puglia

domenica 14 giugno 2009

MINORI. PARTITO PEDOFILI OLANDESE: SESSO LIBERO CON DODICENNI .... alziamo la voce!!!

Si schierano contro le intercettazioni sulla pedofilia, perche' violano "la privacy", annunciano che alle prossime elezioni politiche olandesi conquisteranno due seggi, criticano la "repressiva" Unione europea, si sentono "discrimanti come gli omosessuali", spiegano che "contattare bambini online non e' reato", si dichiarano favorevoli alla "liberalizzazione delle droghe leggere" e sostengono la campagna "Sesso libero con dodicenni e pornografia libera a sedici anni".
Sono queste alcune delle perle rilasciate a Klaus Davi dai rappresentanti del partito dei Pedofili olandese (escluso dal parlamento alle ultime elezioni nel 2006), nell'ambito di un'inchiesta sulla pedofilia realizzata per la trasmissione "KlausCondicio".
"Il nostro sogno? Sesso libero con i minori di tutto il mondo", confessanno concordi i due leader del partito dei Pedofili olandese, Ad Van Der Berg e Marthijn Uittenbogaard, sottolineando che "un bambino a dodici anni dovrebbe avere il diritto di scegliere cosa fare della sua vita sessuale".
Negli anni '90 era cosi', aggiungono i due esponenti, "poi una legge ha imposto la soglia per il sesso consensuale con adulti a sedici anni, da allora sono iniziati i problemi". Per questo "nel nostro programma poniamo il limite di utilizzo di minorenni in film pornografici a 16 anni e auspichiamo che vedere materiale hard online non sia piu' reato. Non c'e' nulla di male nel vedere delle foto" Tra gli altri punti all'ordine del giorno per il partito dei pedofili olandese c'e' certamenente quello di "liberalizzare le droghe tra i dodicenni, perche' questo permetterebbe un maggior controllo", sottolinea Ad Van Der Berg, aggiungendo che "noi siamo per la totale liberta', purche' non danneggi gli altri. E crediamo anche che la pubblica nudita' sia una di queste liberta'".
Dopo aver criticato l'azione repressiva della Ue, che "ha troppo potere sugli Stati Membri", il partito dei pedofili accusa anche alcuni rappresentanti di casa nostra. In particolare Alessandra Mussolini, che "parla a vanvera", visto che "non esiste alcun dato scientifico che confermi che il sesso tra adulti consenzienti e quello con minori siano due cose differenti", e il ministro degli Esteri Franco Frattini, che "attaccandoci (aveva chiesto al primo ministro olandese di proibire la costituzione del partito pro-pedofilia, Ndr) ha dimostrato di essere contro la democrazia".
Riguardo invece alla situazione italia, infine, "in Italia ci sono piu' di 100 mila persone che pratichino la pedofilia clandestinamente", rivela Marthijn Uittenbogaard, presidente del partito dei Pedofili, concludendo che nel nostro paese "negli anni'90 abbiamo avuto tanti contatti con italiani, ed ogni anno accorrevano numerosi alla nostra conferenza internazionale qui ad Amsterdam".

lunedì 25 maggio 2009

AD ERCHIE IN PROVINCIA DI BRINDISI

La vittima ha trovato il coraggio di denunciare il prete solo da maggiorenne

di VINCENZO SPARVIERO

ERCHIE - Quelle morbose attenzioni riservate al pastorello sono costate decisamente care ad un sacerdote di Nardò che «bazzicava» spesso in provincia di Brindisi, dove peraltro è molto conosciuto anche al di fuori dell’ambiente ecclesiastico. Il religioso è stato condannato a tre anni e mezzo di reclusione per avere in qualche modo abusato di un minorenne di Erchie. Inoltre, i giudici hanno deciso per l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e per il divieto di avere contatti con i ragazzi, anche solo per le lezioni di catechismo.

Dal canto suo - E. S. F. G., di 62 anni - ha sempre rigettato le accuse. Non sono stati dello stesso avviso i giudici che hanno emesso la sentenza dopo un processo lungo e delicato che si è svolto a porte chiuse. Il sacerdote rispondeva di violenza sessuale su minore e atti osceni. Si era imbattuto in un pastorello che con il suo gregge si aggirava spesso nelle campagne intorno alla stazione ferroviaria di Erchie e - secondo le accuse - non gli avrebbe dato tregua fin dal primo incontro, datato addirittura 2001.
Un autentico tormento che dopo quasi tre anni aveva indotto il ragazzo a sporgere denuncia contro quell’uomo piuttosto maturo che lo tormentava, senza sapere che fosse addirittura un sacerdote.

La vicenda - come si diceva - ha inizio una mattina di luglio del 2001, quando la presunta vittima ha poco più di quindici anni. Il sacerdote si sarebbe presentato al cospetto del ragazzo chiedendogli - tra le altre cose - se fosse mai stato con una ragazza o se avesse avuto rapporti sessuali con uomini. E tra una domanda e l’altra gli avrebbe praticamente messo in mano alcune riviste pornografiche che teneva in auto cercando - secondo le accuse - di trascinarlo nella vettura. Il minorenne, però, si sarebbe sottratto alla presa e l’uomo avrebbe battuto in ritirata.

Sembrava finita lì. Invece era solo l’inizio di una persecuzione continua. Spesso, a quanto pare, l’uomo si sarebbe presentato dinanzi al giovane, e sempre con le medesime intenzioni. Una volta, addirittura, accompagnato da un giovane nero, con il quale si sarebbe intrattenuto in presenza del pastorello, che in quella circostanza sarebbe stato invitato a seguire i due nell’auto.

Quella costante «presenza» avrebbe indotto il pastore a chiedere il sostegno del padre e in un’occasione il genitore avrebbe inseguito invano il sacerdote, fino a perderne le tracce. Le «visite», a quel punto, si sarebbero diradate, fino alla morte del padre del ragazzo. Alla ripresa delle molestie - mai denunciate alle forze dell’ordine - un altro amico del pastore si sarebbe offerto di tendere una trappola per incastrare il sacerdote. Ma anche in questa circostanza, l’uomo sarebbe riuscito a sottrarsi riuscendo a fare perdere le sue tracce.

Con la maggiore età, e siamo alle ultime vicende, il pastore ha imboccato la strada della caserma dei carabinieri. A raccogliere la denuncia il maresciallo Roberto Borrello che, sulla base del numero di targa delle due «Seat» usate dallo sconosciuto, è risalito all’intestatario della vettura. Poi, c’è stato anche il riconoscimento fotografico. Infine, è spuntata la «professione» dell’uomo: sacerdote, all’epoca titolare di una parrocchia a Nardò e di una cattedra in una scuola media (nel frattempo è andato in pensione, ndr).
Sulla base di altre testimonianze e delle indagini condotte dalla stazione di Erchie, ma anche dal Nucleo operativo e radiomobile di Francavilla, il cerchio si è chiuso. E in tribunale i giudici hanno pronunciato la loro prima sentenza. Di condanna.

la gazzetta del mezzogiorno 24 maggio 2009

giovedì 14 maggio 2009

IL SISTEMA PREVENTIVO DI DON BOSCO. LE LINEE PEDAGOGICHE E LE ESPERIENZE EDUCATIVE: PROVE DI RILETTURA PER L'OGGI!

Sabato 16 maggio, alle ore 16.00, sarò presso il Movimento per l'Infanzia di Firenze per parlare, ai giovani del movimento, dell'attualizzazione del sistema pedagogico di Don Bosco detto "preventivo". Il sistema, che poggia su tre grandi pilastri: ragione, religione e amorevolezza, rappresentò nel 1800, una vera e propria rivoluzione pedagogica, rivoluzione oggi sopita. Il sistema può essere riassunto in una grande frase del Santo torinese: i giovani non solo siano amati, ma che essi stessi conoscano di essere amati. In un momento in cui il mondo giovanile sembra essere allo sbando, il sistema preventivo di Don Bosco acquista nuovo vigore e forza.

Roberto Schifone
resp. Regione Puglia

giovedì 7 maggio 2009

ENNESIMO CASO NEL BRINDISINO!

L’ufficio minori della Questura di Brindisi, diretto dal Vice Questore dr. Alberto D’ALESSANDRO, stamane, ha tratto in arresto il 63enne Ettore CARRIERE , in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal g.i.p. del Tribunale, Dott.ssa Simona PANZERA, su richiesta del P.M. Dott.ssa Silvia ANASTASIA. l’accusa è gravissima: violenza sessuale in danno della figlia quattordicenne della propria convivente.

L’arresto è avvenuto questa mattina a Brindisi, nell’abitazione del precitato, sita in via Colonne, dove agenti dell’ufficio minori e della squadra mobile, hanno notificato il provvedimento cautelare. A tale determinazione coercitiva l’A.G. del capoluogo è giunta a seguito di puntuali e scrupolose indagini avviate dal personale diretto dal Dr. D’’ALESSANDRO, promosse dopo la denuncia della madre della giovane vittima, la quale, lo scorso 29 gennaio, riferiva della condizione di turbamento in cui versava la minore per le reiterate molestie sessuali cui era oggetto da oltre quattro anni.

La consequenziale audizione della ra gazzina, avvenuta con le garanzie di legge dinnanzi al P.M. ANASTASIA e ritenute assolutamente attendibili dal magistrato, rappresentavano agli investigatori un vissuto di minacce violenza e perversione davvero sconvolgente. Infatti, la vittima denunciava di essere stata oggetto di abusi sessuali da parte del convivente della madre a far data da un episodio risalente a circa quattro anni fa, quando il CARRIERE non aveva ancora formalizzato con il matrimonio (celebrato nel 2007) la convivenza con la di lei madre. In particolare, la minore riferiva che il CARRIERE, approfittando dello stato di narcosi in cui si trovava allo scopo di sostenere un esame diagnostico ospedaliero, iniziò a toccarle i genitali. Da quel giorno e senza soluzione di continuità, le perversioni dell’arrestato, sulle quali non si comunicano i particolari per ovvie esigenze non solo di segreto istruttorio, furono reiterate, così come permanente restava lo stato di sottoposizione a minacce cui era costretta a vivere la bimba, atteso che il violentatore le imponeva di non rivelare a nessuno quando stesse accadendo, pena conseguenze peggiori.

Il racconto della ragazzina, puntuale ricco di dettagli, veniva corroborato da una serie di riscontri che la polizia aveva modo di acquisire: le dichiarazioni della moglie del CARRIERE, di nazionalità russa, nonché quelle degli psicologi del Centro Crisalide, che in più circostanze erano entrati in contatto con la famiglia dello stesso CARRIERE. Questi ultimi hanno chiarito come il comportamento illecitamente a dir poco morboso da parte del carnefice fosse frutto del deviato convincimento dello stesso di trovarsi al cospetto mdi una relazione amorosa con la minore piuttosto che ad un ordinario rapporto familiare.

La gravità degli elementi di reità acquisiti as carico del CARRIERE, ex gioielliere ed ora pensionato, ha indotto., dunque, l’A.G. ha ritenere quale sola ipotesi cautelare quella della detenzione in carcere, dove l’arrestato èp stato associato alle 10,00 di questa mattina. A difenderlo dalle pesanti accuse di cui si detto sarà l’Avv. Paola GIURGOLA del foro di Brindisi.

COMUNICATO STAMPA QUESTURA DI BRINDISI

mercoledì 6 maggio 2009

NUOVO CORSO DI FORMAZIONE DELL’ORATORIO S.I.N.G. DON BOSCO

SOSTIENE L'INIZIATIVA IL MOVIMENTO PER L'INFANZIA DELLA REGIONE PUGLIA

“S.O.S. BULLISMO: STRATEGIE PREVENTIVE ED INTERVENTI SUL TERRITORIO”, è questo il titolo del secondo ciclo di incontri formativi organizzato dall’Oratorio S.I.N.G. grazie al contributo del bando formazione II predisposto dal Centro Servizi al Volontariato POIESIS di Brindisi. Quattro le lezioni con altrettanti esperti sul tema del fenomeno bullismo. Ad aprire il ciclo di incontri sarà, giovedi sette maggio, la dott.ssa Rossella Caramia, psicologa dell’Oratorio S.I.N.G. La dott.ssa Caramia approfondirà il fenomeno del bullismo e gli aspetti psicologici che stanno alla base del fenomeno stesso. Seguirà, martedi 12 maggio, la lezione del Prof. Lorenzo Caiolo, ideatore della settimana dei bambini del mediterraneo. Il Prof. Lorenzo Caiolo, volto noto in Oria, affronterà le tematiche legate alle dinamiche del gruppo e del branco selvaggio. Il corso proseguirà martedi 19 maggio con la lezione del legale dell’oratorio, l’avv. Gianluca Schifone, esperto in diritto minorile. La lezione dell’avvocato Schifone ruoterà attorno agli strumenti rieducativi posti in essere dal nostro ordinamento per i minori incappati nella rete del penale. Chiuderà il corso di formazione, giovedi 21 maggio, la dott.ssa Cecilia Caforio, assistente sociale del ministero di grazia e giustizia – tribunale dei minori di Lecce. La dott.ssa Caforio, con la quale l’oratorio da anni collabora per il reinserimento sociale dei minori, approfondirà i dati relativi alla provincia di Brindisi, i reati maggiormente compiuti dai minori e le relative statistiche.

Il “corso di formazione” si svolgerà presso il salone “Don Bosco” dell’Oratorio S.I.N.G., in via Renato Lombardi ad Oria, presso il parco si Montalbano. L’orario di inizio delle lezioni è alle 16 per terminare alle ore 21. Il corso è totalmente gratuito ed ai partecipanti sarà rilasciato certificato valido per i crediti formativi. E’ prevista la prenotazione al corso chiamando al 3384043542 o inviando i propri dati alla seguente mail info@oratoriosing.it.

Ulteriori informazioni disponibili sul sito www.oratoriosing.it. “Crediamo sia necessario – sostiene Roberto Schifone presidente dell’Oratorio S.I.N.G. – approfondire queste tematiche. Il corso che abbiamo posto in essere è il secondo di questo anno associativo. Il primo, di grande successo, ha approfondito le bugie dei diritti dell’infanzia. Oggi parliamo di bullismo, un tema antico e sempre più attuale. Mi preme ringraziare il CSV POIESIS per la pazienza con la quale ha seguito questo progetto, nella fattispecie la Dott.ssa Danila Baldacci, responsabile dell’area formazione”.

UFFICIO STAMPA ORATORIANO

lunedì 27 aprile 2009

DAL NAZIONALE

Ho partecipato il 22 aprile a Catanzaro e il 23 a Potenza a due Convegni organizzati il primo dall'associazione Aurora (federato al Movimento per l'infanzia) il secondo direttamente dal Movimento (regione Basilicata).

Sono stati due incontri di straordinario interesse per riflettere a fondo sulla mancanza di tutela dei diritti dei bambini, con intensa e numerosa partecipazione del pubblico che si è dimostrato sensibile e attento.

Sento il dovere di ringraziare tutte le persone che a vario titolo si sono adoperate, anche con sacrificio personale, per l'ottima riuscita delle iniziative.

Grazie a Rosalba Cannoletta a Nadia Quaranta e a tutto il gruppo di collaboratori per il lavoro e la ricerca svolti, a Claudio Foti per la sua vocazione che è un dono per chiunque voglia imparare ad ascoltare e capire le esigenze dei bambini, ma anche a Daniela Diano per il suo impegno e alla sensibilità del Garante per l'Infanzia del Lazio Francesco Alvaro.

Allo stesso modo grazie per chi è interventuo a Potenza e in primo luogo a Virginia Grassi e ai suoi preziosi collaboratori fra i quali Dolores Nicastro e Leonardo Giulio Viggiano che hanno organizzato il bellissimo incontro e quindi a Luciano Paolucci, Roberto Schifone, Amelia Izzo, Maura Bartoccetti che da lontano si sono incontrati per dare vita a un dibattito così sentito e importante e grazie agli altri ospiti intervenuti con rilfessioni vibranti e profonde tra cui Sebastiano Zirpoli e Tina Paci e all'assessore alle politiche sociali Giuseppe Messina che è rimasto fino alla fine e non si è perduto una parola (attenzione e serietà non sempre riscontrabile nella classe politica) e grazie ai bambini del coro della maestra Montecalvo, ai tre piccoli poeti (Raffaella, Marco e Davide) e agli artisti "Gli ambasciatori Lucani" e al cantautore Calabrese che hanno concluso la serata con canzoni sui bambini e brani popolari.

Grazie a Anna Corrado e al suo talento messo a disposizione dei bambini con tanto entusiasmo.

Viviamo in un mondo che si dimentica dei bimbi, del loro bisogno di protezione e sicurezza, in un Italia che si dimentica di inserire nel decreto Sicurezza l'art. 609 quater c.p. , cioè il reato di "atti sessuali con minorenne" fra i reati per i quali è obbligatorio l'arresto in flagranza di reato.

La violenza sui bambini è un fenomeno diffuso, radicato nella nostra società così fortemente adultocentrica e siamo lontanissimi ancora da una consapevolezza sociale in grado di rendersi responsabile della tutela e della protezione dei bambini, ma finchè il Movimento crescerà con l'entusiasmo e la pulizia di queste persone crescerà la speranza per i bambini.

grazie, Andrea Coffari

I PAPPAGALLI VERDI ... ED I PALLONI ESPLOSIVI!

Uscendo da scuola hanno trovato un giocattolo, sembrava un pallone, l'hanno portato a casa, hanno cominciato a giocare. L'esplosione, violentissima, ha fatto strage. Dodici bambini, sette maschi e cinque femminucce tra i 5 e i 13 anni, sono morti dilaniati. Quattro adulti, tra cui una donna, sono rimasti feriti in modo grave.

La tragedia è avvenuta in un remoto villaggio del Pakistan nord-occidentale, Luqman Banda, in una zona montagnosa di difficile accesso, nella valle dello Swat. "Sette bambini appartenevano alla stessa famiglia - ha detto Said Zaman, funzionario di polizia del distretto di Low Dir, che ha raggiunto il luogo dove è avvenuta la strage - Tra le dodici piccole vittime, cinque erano bambine". Il poliziotto ha spiegato che l'ordigno sembrava un pallone e i bambini l'avevano trovato vicino alla loro scuola, sembra una scuola elementare femminile, mentre stavano tornando a casa: "Quando hanno cominciato a giocare, è esploso".

Secondo Zaman, non è chiaro se si sia trattato di un "atto di terrorismo deliberato" o di un incidente. Nella zona è infatti in vigore la Sharia, la legge islamica, imposta dai talebani in seguito ad un accordo con il governo di Islamabad. Scuole femminili sono già state oggetto di attacchi, in quanto gli integralisti ritengono che l'educazione delle donne sia contraria all'Islam. Ma la regione è anche piena di ordigni inesplosi, abbandonati dai combattenti mujaheddin negli anni Ottanta, durante la guerra contro i sovietici nel vicino Afghanistan. Il primo ministro pachistano Yusuf Raza Gilani, in un comunicato ufficiale ha parlato di "lutto e dolore". "Coloro che giocano con vite innocenti - ha aggiunto - non sfuggiranno alla collera di Allah né alla legge".

I PAPPAGALLI VERDI (testo Gino Strada)

E' stato ferito da una mina.. Una mina giocattolo
Quelle che i russi tirano sui nostri villaggi..
Così disse Mubarak, l'infermiere che faceva anche da interprete, avvicinandosi con un catino di acqua e una spugna..
Non ci credo è solo propaganda.. ho pensato osservando Mubarak che tagliava i vestiti e iniziava a lavare il torace del bambino, sfregando energicamente come se stesse strigliando un cavallo..
Guarda..guarda questo è un pezzo di mina giocattolo, l'hanno raccolto sul luogo dell'esplosione..
I nostri vecchi le chiamano pappagalli verdi..

E si mette a disegnare la forma della mina..
Dieci centimetri in tutto, due ali con al centro un piccolo cilindro..
Sembra una farfalla più che un pappagallo e adesso posso collocare come in un puzzle il pezzo di plastica che ho in mano..è l'estremità dell'ala..
Vengono già a migliaia, lanciate dagli elicotteri a bassa quota..
Chiedi ad Abdullah l'autista dell'ospedale..
Uno dei bambini di suo fratello ne ha raccolta una l'anno scorso..ha perso due dita ed è rimasto cieco..
Mine giocattolo studiate per mutilare i bambini
E ho dovuto crederci anche se ancora oggi ho difficoltà a capire..
La forma della mina,con le due ali laterali serve a farla volteggiare..
Non cadono a picco quando vengono rilasciate dagli elicotteri si comportano proprio come..i volantini,come i coriandoli..e si sparpagliano qua e la su un territorio molto più vasto, molto più vasto..
Ela mina, la mina non scoppia subito..
spesso non si attiva neppure se la si calpesta..
Funziona per accumulo successivo di pressione..
Bisogna prenderla maneggiarla ripetutamente, schiacciarne le ali..
Chi la raccoglie insomma, può portarsela a casa, mostrarla nel cortile agli amici incuriositi che se la passeranno di mano in mano ci giocheranno, poi esploderà..
E qualcunaltro farà la fine di Halil..
Ho visto troppo spesso bambini che si risvegliano dall'intervento chirurgico..e si ritrovano senza una gamba o senza un braccio.. hanno momenti di disperazione..poi incredibilmente si riprendono.. ma niente è insopportabile per loro come svegliarsi nel buio..

I pappagalli verdi li trascinano nel buio per sempre..

sabato 25 aprile 2009

CALTANISSETTA (24 aprile)

Il pm ricostruiva le fasi del delitto che gli ha portato via il figlio di 13 anni e lui non ha retto. Dopo aver urlato «bastardi» si è accasciato a terra svenuto. E' accaduto a in Corte d'Assise mentre si celebrava il processo per l'omicidio di Francesco Ferreri, il tredicenne ucciso il 16 dicembre del 2005 a Barrafranca, nell'Ennese. L'udienza è stata sospesa e aggiornata al pomeriggio.Alla sbarra per omicidio, violenza e pedopornografia ci sono Antonio Lo Bue, 44 anni, Giuseppe Faraci, 24 anni, Calogero Mancuso 45 e Salvatore Randazzo 24. Nell'inchiesta anche un minore, T.R., che condannato in primo grado a 7 anni per violenza e pedopornografia è stato poi assolto in appello perché non imputabile a causa di un ritardo mentale. Francesco sarebbe stato ucciso perchè, secondo gli inquirenti, avrebbe minacciato di raccontare ai genitori che quegli adulti, che lo avevano adescato nella stalla con la scusa di fargli vedere un cavallo, lo avrebbero costretto a subire violenze. I quattro erano stati arrestati nel maggio 2006 dopo che un testimone aveva raccontato le violenze e le umiliazioni inflitte al tredicenne.Il pm Edoardo De Santis ha chiesto l'ergastolo per Faraci, ritenuto l'unico colpevole dell'omicidio; 20 anni per Mancuso e Randazzo, accusati di produzione di materiale pedopornografico; 18 anni per Lo Bue, che avrebbe assistito agli abusi sulla vittima e su un altro suo coetaneo, l'unico testimone delle violenze.

venerdì 24 aprile 2009

PAROLE AL VENTO!

Oltre ad aver dimenticato di inserire nel DL sicurezza l'arresto obbligatorio in flagranza di reato per la violenza sessuale sui minori, il governo si è anche dimenticato di inserire il patrocinio gratuito per i bambini vittime dello sfruttamento sessuale allo scopo di produrre e diffondere materiale pedopornografico. Mi domando se Luca Barbareschi, Alessandra Mussolini (presidente della Commissione Bicamerale Infanzia) e gli altri esponenti del PDL che si dicono paladini dell'infanzia, riusciranno a rimediare a questo imperdonabile errore. Soprattutto perchè sono stati loro a proclamare la "Prima giornata Nazionale contro la Pedofilia" per il 5 maggio.
Oggi il presidente del Senato Schifani ha inviato questo messaggio a don Fortunato Di Noto:. "La condizione d’impotenza dei bambini totalmente indifesi e privi di strumenti di reazione, necessita infatti di tempestive azioni collettive rivolte alla difesa dello loro integrita’”.
Ecco, se potessi incontrarlo, vorrei chiedere al presidente Schifani, come mai il governo non ha dato seguito, nel Decreto Sicurezza, a queste belle parole.
I bambini non si difendono a parole, perchè di questo sono capaci anche gli stessi pedofili. I fatti, le leggi, e la vera tutela dei minori è tutta un'altra cosa.
Roberta Lerici

lunedì 6 aprile 2009

TERREMOTO ABRUZZO

ROMA - Bambini morti, feriti, sfollati, traumatizzati a vita: anche questo terremoto, che ha raso al suolo interi paesini e messo in ginocchio una regione, ha avuto il suo tributo di vite giovani e giovanissime. Ancora non si conosce il numero esatto delle piccole vittime, ma sono già numerose. E per i bambini terremotati è subito scattata la gara della solidarietà. Una delle scene più strazianti di questa tremenda giornata, e che probabilmente resterà impressa a lungo nell'immaginario collettivo legato al sisma in Abruzzo, è quella di una mamma che è morta abbracciando i due figlioletti, all'Aquila. I soccorritori li hanno trovati così, avvinghiati, sul letto della loro casa, in una palazzo che si è letteralmente sgretolato. Mamme e bambini morti sotto il crollo delle loro abitazioni anche nel centro storico di Poggio Picenze, un comune dell'aquilano: due mamme e tre bimbi, due dei quali di origine slava così come una delle madri. All'ospedale dell'Aquila i medici hanno tentato invano di rianimare quattro bambini che erano rimasti soffocati da calcicacci e polvere. Una bimba morta anche a San Gregorio, frazione dell'Aquila, dove però sono tutti salvi altri 40 bambini ospiti di una casa famiglia gestita dalle suore. Vivi, ma feriti, cinque piccoli aquilani che sono stati ricoverati all'ospedale di Chieti. E ora le organizzazioni che si occupano di minori lanciano l'allarme: le vittime non sono solo quelle che muoiono o vengono ferite, bisogna occuparsi anche di tutti gli altri, perché se un terremoto può rivelarsi un'esperienza tremenda per un adulto, i più piccoli, che sono più vulnerabili, ne possono ricevere segni indelebili. Occorre perciò, come ha esortato Save the Children, aiutare psicologicamente i bambini sopravvissuti, alcuni dei quali hanno perso contatto con i propri genitori.Telefono Azzurro ha messo a disposizione una task forze per aiutare bambini e adolescenti abruzzesi. Unicef Italia ha stanziato 100 mila euro per le esigenze primarie dei piccoli terremotati, auspicando che "il governo metta al primo posto dell'agenda degli interventi nelle zone terremotate i bambini, la loro assistenza e protezione". E il governo, attraverso il ministero per le Pari Opportunità, sta predisponendo un centro di prima accoglienza medica e ludica a disposizione dei bambini e dei ragazzi colpiti dal terremoto. Una equipe di medici di Salerno è in viaggio verso l'Aquila, altre ne seguiranno domani, quando il ministro Mara Carfagna sarà nel capoluogo abruzzese per attivare il presidio per i più piccoli, del quale faranno parte esperti di clownterapia, psichiatri e psicologi infantili che col sorriso aiuteranno i bimbi a rimuovere lo shock da terremoto. A disposizione per questa iniziativa 100 milioni di euro. Per i bambini si sono mosse anche le parlamentari, che su iniziativa di Barbara Saltamartini sono pronte ad accogliere anziani e bambini sfollati nelle loro case o, in alternativa, a ospitarli in strutture alberghiere. Un pensiero speciale ai bambini colpiti dal terremoto in Abruzzo è stato rivolto oggi dal papa: Benedetto XVI ha espresso "viva partecipazione al dolore delle care popolazioni" colpite dal terremoto di stanotte, e prega "per le vittime e in particolare per i bambini". (ANSA).

venerdì 27 marzo 2009

ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO DELL'ORATORIO S.I.N.G.

Alla cortese attenzione

di S. Ecc.za Rev.ma Mons. Michele Castoro
del Sig. Sindaco Sig. Cosimo Ferretti
del Comandante della locale stazione dei CC
del Comandante del Corpo dei Vigili Urbani
della Procura della Repubblica
del Presidente Nazionale del Movimento per l’Infanzia
degli organi di Stampa

Si comunica alle S.V. ill.me che il Consiglio Direttivo della nostra associazione, in data 20.03.09, ha eletto all’unanimità dei presenti, quale Presidente dell’Associazione, Roberto Schifone, vicepresidente uscente e responsabile regionale del Movimento per l’Infanzia.

Si riportano di seguito i componenti dell’intero Consiglio Direttivo Oratoriano:

Don Daniele Conte, Direttore Spirituale
Roberto Schifone, Presidente
Francesco Scarciglia, Vicepresidente
Cosmeri Summa, Segretaria – economa

Andrea Caniglia, Presidente Ass.ne CGS SING
Saverio Fella, Responsabile “Ufficio Cultura”
Tiziana Micelli, Responsabile ludico
Marilena Summa, Responsabile “Angeli del Sorriso”
Silvia Barletta, Responsabile “Società dell’Allegria”
Valentina Calò, Responsabile “Savio Club”
Lucia Di Levrano, Responsabile “Amici di Gesù e Maria”
Annarita D’Apolito, Responsabile gruppo “Mamma Margherita” – genitori
Teresa Carrieri, Responsabile gruppo “Mamma Margherita” – genitori
Tina Pescatore, delegata per il “movimento per l’infanzia”

Consiglieri:

Luigi Mazza
Sonia Russo
Antonio Caragli
Giuseppe D’Apolito
Vittoria De Simone
Cristina Summa

Consiglieri Fuori Sede:

Sr. Francesca Caggiano FMA
Don Giuseppe Corò SDB
Don Valerio Bocci SDB
Sua Ecc.za Mons. Livio Maritano

Esperti di cui si avvale il nuovo consiglio direttivo:
Dott. Alessio Epicoco, Commercialista
Avv. Gianluca Schifone, legale
Dott.ssa Rossella Caramia, Psicologa.


“Sono lieto ed onorato dell’incarico che oggi mi affidate – afferma il neo presidente Roberto Schifone – accetto perché consapevole di avere vicino un consiglio direttivo forte ed operativo, perché tanti sono i genitori che ci supportano e camminano con noi, perché la vicinanza della Chiesa, nella persona del Vescovo, è forte e tangibile. Ringrazio di cuore il Dott. Fella e Tiziana Micelli per il grande lavoro effettuato in questo ultimo triennio, triennio di grandi eventi e di forte crescita nello spirito. L’opera che svolgiamo, viste le centinaia di presenze in oratorio ogni giorno, è divenuta necessaria per la nostra Città. Le famiglie hanno un punto di riferimento, i giovani un luogo sano di crescita e divertimento. All’inizio di questa avventura le famiglie che partecipavano alla vita oratoriana erano davvero poche, oggi sono decine e di questo rendo grazie a Dio. Un grazie particolare a Francesco Scarciglia, genitore dell’oratorio, per aver accettato la vicepresidenza ed a Cosmeri Summa per aver accettato la segreteria. Un grazie, infine, a tutti voi consiglieri che con enormi sacrifici portate avanti un grande ideale, a tutti voi che con determinazione combattete l’adultocentrismo imperante nella nostra società e fate, dell’oratorio S.I.N.G., la casa del bambino, del ragazzo, del giovane! Il Presidente Fella ad inizio del suo mandato volle concentrare il suo operato, oltre che sui minori, sulle famiglie ed ha creato un grande gruppo genitori. Il nostro impegno, nei prossimi quattro anni, sarà il ritorno all’ideale oratoriano: Saremo Il Nuovo Giorno. Il nuovo giorno dei bambini, dei ragazzi e dei giovani!”.

UFFICIO STAMPA ORATORIANO

Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra!


Bolzano Condannato a risarcire la vittima che ricordò con la psicanalisi
I pm contro il ritorno del prete accusato sotto ipnosi di pedofilia
Dirà messa dopo la prescrizione. Tarfusser: vergognoso

I legali della curia e del religioso: "Non ci sarà alcun risarcimento , perché la prescrizione del reato è subentrata prima della sentenza d'appello."

BOLZANO — Tutto è rimasto come prima, compreso il ritratto nella navata laterale, Ponzio Pilato che si lava le mani con espressione meditabonda. Le voci che arrivano dall'oratorio, i rumeni in fila per il pasto serale. Viola e Roberta che finiscono di recitare la preghiera quotidiana per lui, «per il nostro don» e si buttano nel vento gelido che taglia Bolzano. Lo aspettano, certo che lo aspettano. Ancora qualche giorno e poi don Giorgio tornerà a dir messa ai suoi fedeli. La fede non permette incertezze, e quindi, davvero, nulla cambia. Nella chiesa del Corpus domini di via Gutenberg, zona Don Bosco, la seconda circoscrizione più popolata e popolare della città, non è mai aleggiato il dubbio. Innocente, sempre e comunque.

L'ultimo verdetto, quello che dovrebbe sigillare questa storia, è invece uno specchio nel quale ognuno può vedere l'immagine che più gli piace. La sentenza della Corte di Cassazione su don Giorgio Carli non chiude, ma piuttosto riapre. Il prete accusato di pedofilia per aver abusato di una adolescente dal 1989 al 1994 — assolto in primo grado «perché il fatto non sussiste», sette anni e mezzo di carcere in appello — è stato prosciolto per la sopraggiunta prescrizione del reato, ma al tempo stesso condannato al risarcimento delle parti lese, ovvero la sua presunta vittima, per 760mila euro. Tecnicamente innocente, ma anche colpevole, o viceversa.
La voce della Diocesi è risuonata forte. «A carico di don Giorgio non esiste più alcuna sentenza di condanna. Per parte nostra abbiamo sempre creduto nella sua innocenza. Per questo egli è sempre rimasto confermato nel suo incarico di parroco ed ora riprenderà in pieno il suo ministero sacerdotale». L'opinione della Procura e degli avvocati delle parti lese è decisamente diversa. L'esistenza del reato è stata riconosciuta, altrimenti non ci sarebbe stato bisogno di dichiararlo prescritto, e inoltre non si è mai visto un imputato innocente costretto a pagare un risarcimento alla sua presunta vittima.

Lo scontro raggiunge punte di acredine raramente viste nei rapporti tra chiesa e magistratura. «L'atteggiamento della curia bolzanina è semplicemente vergognoso ». Questo è solo l'esordio. Da un paio di settimane Cuno Tarfusser è diventato un giudice della Corte penale internazionale dell'Aja. Fino all'11 marzo era il capo della Procura di Bolzano. «La curia continua pervicacemente a propugnare la tesi dell'innocenza riconosciuta. Falso. Don Carli tornerà a dir messa? Una indecenza sotto il profilo etico».
La storia sembra fatta apposta per dividere. La mattina del 14 luglio 2003, Giorgio Carli è un giovane prete conosciuto e stimato a Bolzano. Cura una rubrica quotidiana sull'emittente
Radio Sacra Famiglia, è un formidabile organizzatore di spettacoli e attività giovanili. Al pomeriggio, i carabinieri lo vengono a prendere in sacrestia. Da poco era stato destinato ad una nuova parrocchia, dove avrebbe dovuto occuparsi e convivere con bambini tra i 9 e 12 anni. Ad accusarlo è una sua giovane parrocchiana, ma le modalità sono particolari, uniche nella giurisprudenza italiana.
I fatti denunciati dalla ragazza risalgono a 14 anni prima. Sono riemersi dalla sua memoria dopo un lungo trattamento di psicanalisi, 350 sedute di un metodo chiamato «distensione meditativa » e che ha molti punti in comune con l'ipnosi. Dapprima è l'interpretazione di un sogno, nel quale la ragazza viene violentata da un gruppo di marocchini in un bar che si chiama San Giorgio, nome che simboleggia una crasi della realtà presunta, che indirizza le indagini. Le violenze reali e denunciate sarebbero infatti avvenute in un oratorio chiamato San Pio X, e perpetrate da don Giorgio. In seguito emergono anche dettagli, circostanze, testimoni, reali e non onirici.

La sentenza di primo grado si concentra sulla validità della testimonianza della vittima, e la giudica «inattendibile». Nell'aprile del 2008 l'appello ribalta tutto, considerando la teste «lucida, lineare, coerente», stronca la teoria dei «falsi ricordi» contenuta nelle motivazioni dell'assoluzione, pone l'accento sulle altre «prove certe risultanti dagli atti». Don Carli non viene sospeso, come accaduto in altre diocesi. È lui a scegliere il ritiro spirituale in una valle del Trentino. La Curia gli aveva chiesto di rimanere al suo posto, tra i fedeli. Il vescovo di Bolzano Wilhelm Egger, scomparso lo scorso agosto, lo ha sempre difeso affermando di aver svolto una «accurata indagine interna».
Tarfusser ci dà dentro, la vicenda ha lasciato strascichi evidenti. «Mai vista, mai prodotta al processo, l'indagine interna. La Curia deve rispettare la legge dello Stato, invece gioca a confondere le idee dei cittadini». La posta in gioco non è solo di carattere morale. I legali di parte civile hanno presentato la richiesta di risarcimento alla curia. «La sentenza di condanna è definitiva — spiega l'avvocato Arnaldo Loner - . Ma don Carli non è in grado di pagare. Essendo legato alla curia in maniera organica, sarà questo ente a versare la cifra stabilita dalla Cassazione ». Non ci sarà alcun risarcimento, ribattono i legali della curia e del religioso, perché la prescrizione del reato è subentrata prima della sentenza d'appello.

«Diciamoci la verità. La sentenza della Cassazione è stata davvero pilatesca». Flavio Moccia è uno dei difensori del religioso. «Su una vicenda che necessitava più di ogni altra di una parola chiara, è stato operato un compromesso. A mio giudizio, è stato fatto per salvare la procura». Don Carli, vestito in abiti civili, è appena uscito dallo studio affacciato su piazza della Vittoria. Ai suoi avvocati, in questi giorni, ha detto che non tutte le vie della nostra vita sanno di incenso.

Marco Imarisio
Corriere della Sera 26 marzo 2009