lunedì 6 aprile 2009

TERREMOTO ABRUZZO

ROMA - Bambini morti, feriti, sfollati, traumatizzati a vita: anche questo terremoto, che ha raso al suolo interi paesini e messo in ginocchio una regione, ha avuto il suo tributo di vite giovani e giovanissime. Ancora non si conosce il numero esatto delle piccole vittime, ma sono già numerose. E per i bambini terremotati è subito scattata la gara della solidarietà. Una delle scene più strazianti di questa tremenda giornata, e che probabilmente resterà impressa a lungo nell'immaginario collettivo legato al sisma in Abruzzo, è quella di una mamma che è morta abbracciando i due figlioletti, all'Aquila. I soccorritori li hanno trovati così, avvinghiati, sul letto della loro casa, in una palazzo che si è letteralmente sgretolato. Mamme e bambini morti sotto il crollo delle loro abitazioni anche nel centro storico di Poggio Picenze, un comune dell'aquilano: due mamme e tre bimbi, due dei quali di origine slava così come una delle madri. All'ospedale dell'Aquila i medici hanno tentato invano di rianimare quattro bambini che erano rimasti soffocati da calcicacci e polvere. Una bimba morta anche a San Gregorio, frazione dell'Aquila, dove però sono tutti salvi altri 40 bambini ospiti di una casa famiglia gestita dalle suore. Vivi, ma feriti, cinque piccoli aquilani che sono stati ricoverati all'ospedale di Chieti. E ora le organizzazioni che si occupano di minori lanciano l'allarme: le vittime non sono solo quelle che muoiono o vengono ferite, bisogna occuparsi anche di tutti gli altri, perché se un terremoto può rivelarsi un'esperienza tremenda per un adulto, i più piccoli, che sono più vulnerabili, ne possono ricevere segni indelebili. Occorre perciò, come ha esortato Save the Children, aiutare psicologicamente i bambini sopravvissuti, alcuni dei quali hanno perso contatto con i propri genitori.Telefono Azzurro ha messo a disposizione una task forze per aiutare bambini e adolescenti abruzzesi. Unicef Italia ha stanziato 100 mila euro per le esigenze primarie dei piccoli terremotati, auspicando che "il governo metta al primo posto dell'agenda degli interventi nelle zone terremotate i bambini, la loro assistenza e protezione". E il governo, attraverso il ministero per le Pari Opportunità, sta predisponendo un centro di prima accoglienza medica e ludica a disposizione dei bambini e dei ragazzi colpiti dal terremoto. Una equipe di medici di Salerno è in viaggio verso l'Aquila, altre ne seguiranno domani, quando il ministro Mara Carfagna sarà nel capoluogo abruzzese per attivare il presidio per i più piccoli, del quale faranno parte esperti di clownterapia, psichiatri e psicologi infantili che col sorriso aiuteranno i bimbi a rimuovere lo shock da terremoto. A disposizione per questa iniziativa 100 milioni di euro. Per i bambini si sono mosse anche le parlamentari, che su iniziativa di Barbara Saltamartini sono pronte ad accogliere anziani e bambini sfollati nelle loro case o, in alternativa, a ospitarli in strutture alberghiere. Un pensiero speciale ai bambini colpiti dal terremoto in Abruzzo è stato rivolto oggi dal papa: Benedetto XVI ha espresso "viva partecipazione al dolore delle care popolazioni" colpite dal terremoto di stanotte, e prega "per le vittime e in particolare per i bambini". (ANSA).

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