lunedì 25 maggio 2009

AD ERCHIE IN PROVINCIA DI BRINDISI

La vittima ha trovato il coraggio di denunciare il prete solo da maggiorenne

di VINCENZO SPARVIERO

ERCHIE - Quelle morbose attenzioni riservate al pastorello sono costate decisamente care ad un sacerdote di Nardò che «bazzicava» spesso in provincia di Brindisi, dove peraltro è molto conosciuto anche al di fuori dell’ambiente ecclesiastico. Il religioso è stato condannato a tre anni e mezzo di reclusione per avere in qualche modo abusato di un minorenne di Erchie. Inoltre, i giudici hanno deciso per l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e per il divieto di avere contatti con i ragazzi, anche solo per le lezioni di catechismo.

Dal canto suo - E. S. F. G., di 62 anni - ha sempre rigettato le accuse. Non sono stati dello stesso avviso i giudici che hanno emesso la sentenza dopo un processo lungo e delicato che si è svolto a porte chiuse. Il sacerdote rispondeva di violenza sessuale su minore e atti osceni. Si era imbattuto in un pastorello che con il suo gregge si aggirava spesso nelle campagne intorno alla stazione ferroviaria di Erchie e - secondo le accuse - non gli avrebbe dato tregua fin dal primo incontro, datato addirittura 2001.
Un autentico tormento che dopo quasi tre anni aveva indotto il ragazzo a sporgere denuncia contro quell’uomo piuttosto maturo che lo tormentava, senza sapere che fosse addirittura un sacerdote.

La vicenda - come si diceva - ha inizio una mattina di luglio del 2001, quando la presunta vittima ha poco più di quindici anni. Il sacerdote si sarebbe presentato al cospetto del ragazzo chiedendogli - tra le altre cose - se fosse mai stato con una ragazza o se avesse avuto rapporti sessuali con uomini. E tra una domanda e l’altra gli avrebbe praticamente messo in mano alcune riviste pornografiche che teneva in auto cercando - secondo le accuse - di trascinarlo nella vettura. Il minorenne, però, si sarebbe sottratto alla presa e l’uomo avrebbe battuto in ritirata.

Sembrava finita lì. Invece era solo l’inizio di una persecuzione continua. Spesso, a quanto pare, l’uomo si sarebbe presentato dinanzi al giovane, e sempre con le medesime intenzioni. Una volta, addirittura, accompagnato da un giovane nero, con il quale si sarebbe intrattenuto in presenza del pastorello, che in quella circostanza sarebbe stato invitato a seguire i due nell’auto.

Quella costante «presenza» avrebbe indotto il pastore a chiedere il sostegno del padre e in un’occasione il genitore avrebbe inseguito invano il sacerdote, fino a perderne le tracce. Le «visite», a quel punto, si sarebbero diradate, fino alla morte del padre del ragazzo. Alla ripresa delle molestie - mai denunciate alle forze dell’ordine - un altro amico del pastore si sarebbe offerto di tendere una trappola per incastrare il sacerdote. Ma anche in questa circostanza, l’uomo sarebbe riuscito a sottrarsi riuscendo a fare perdere le sue tracce.

Con la maggiore età, e siamo alle ultime vicende, il pastore ha imboccato la strada della caserma dei carabinieri. A raccogliere la denuncia il maresciallo Roberto Borrello che, sulla base del numero di targa delle due «Seat» usate dallo sconosciuto, è risalito all’intestatario della vettura. Poi, c’è stato anche il riconoscimento fotografico. Infine, è spuntata la «professione» dell’uomo: sacerdote, all’epoca titolare di una parrocchia a Nardò e di una cattedra in una scuola media (nel frattempo è andato in pensione, ndr).
Sulla base di altre testimonianze e delle indagini condotte dalla stazione di Erchie, ma anche dal Nucleo operativo e radiomobile di Francavilla, il cerchio si è chiuso. E in tribunale i giudici hanno pronunciato la loro prima sentenza. Di condanna.

la gazzetta del mezzogiorno 24 maggio 2009

giovedì 14 maggio 2009

IL SISTEMA PREVENTIVO DI DON BOSCO. LE LINEE PEDAGOGICHE E LE ESPERIENZE EDUCATIVE: PROVE DI RILETTURA PER L'OGGI!

Sabato 16 maggio, alle ore 16.00, sarò presso il Movimento per l'Infanzia di Firenze per parlare, ai giovani del movimento, dell'attualizzazione del sistema pedagogico di Don Bosco detto "preventivo". Il sistema, che poggia su tre grandi pilastri: ragione, religione e amorevolezza, rappresentò nel 1800, una vera e propria rivoluzione pedagogica, rivoluzione oggi sopita. Il sistema può essere riassunto in una grande frase del Santo torinese: i giovani non solo siano amati, ma che essi stessi conoscano di essere amati. In un momento in cui il mondo giovanile sembra essere allo sbando, il sistema preventivo di Don Bosco acquista nuovo vigore e forza.

Roberto Schifone
resp. Regione Puglia

giovedì 7 maggio 2009

ENNESIMO CASO NEL BRINDISINO!

L’ufficio minori della Questura di Brindisi, diretto dal Vice Questore dr. Alberto D’ALESSANDRO, stamane, ha tratto in arresto il 63enne Ettore CARRIERE , in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal g.i.p. del Tribunale, Dott.ssa Simona PANZERA, su richiesta del P.M. Dott.ssa Silvia ANASTASIA. l’accusa è gravissima: violenza sessuale in danno della figlia quattordicenne della propria convivente.

L’arresto è avvenuto questa mattina a Brindisi, nell’abitazione del precitato, sita in via Colonne, dove agenti dell’ufficio minori e della squadra mobile, hanno notificato il provvedimento cautelare. A tale determinazione coercitiva l’A.G. del capoluogo è giunta a seguito di puntuali e scrupolose indagini avviate dal personale diretto dal Dr. D’’ALESSANDRO, promosse dopo la denuncia della madre della giovane vittima, la quale, lo scorso 29 gennaio, riferiva della condizione di turbamento in cui versava la minore per le reiterate molestie sessuali cui era oggetto da oltre quattro anni.

La consequenziale audizione della ra gazzina, avvenuta con le garanzie di legge dinnanzi al P.M. ANASTASIA e ritenute assolutamente attendibili dal magistrato, rappresentavano agli investigatori un vissuto di minacce violenza e perversione davvero sconvolgente. Infatti, la vittima denunciava di essere stata oggetto di abusi sessuali da parte del convivente della madre a far data da un episodio risalente a circa quattro anni fa, quando il CARRIERE non aveva ancora formalizzato con il matrimonio (celebrato nel 2007) la convivenza con la di lei madre. In particolare, la minore riferiva che il CARRIERE, approfittando dello stato di narcosi in cui si trovava allo scopo di sostenere un esame diagnostico ospedaliero, iniziò a toccarle i genitali. Da quel giorno e senza soluzione di continuità, le perversioni dell’arrestato, sulle quali non si comunicano i particolari per ovvie esigenze non solo di segreto istruttorio, furono reiterate, così come permanente restava lo stato di sottoposizione a minacce cui era costretta a vivere la bimba, atteso che il violentatore le imponeva di non rivelare a nessuno quando stesse accadendo, pena conseguenze peggiori.

Il racconto della ragazzina, puntuale ricco di dettagli, veniva corroborato da una serie di riscontri che la polizia aveva modo di acquisire: le dichiarazioni della moglie del CARRIERE, di nazionalità russa, nonché quelle degli psicologi del Centro Crisalide, che in più circostanze erano entrati in contatto con la famiglia dello stesso CARRIERE. Questi ultimi hanno chiarito come il comportamento illecitamente a dir poco morboso da parte del carnefice fosse frutto del deviato convincimento dello stesso di trovarsi al cospetto mdi una relazione amorosa con la minore piuttosto che ad un ordinario rapporto familiare.

La gravità degli elementi di reità acquisiti as carico del CARRIERE, ex gioielliere ed ora pensionato, ha indotto., dunque, l’A.G. ha ritenere quale sola ipotesi cautelare quella della detenzione in carcere, dove l’arrestato èp stato associato alle 10,00 di questa mattina. A difenderlo dalle pesanti accuse di cui si detto sarà l’Avv. Paola GIURGOLA del foro di Brindisi.

COMUNICATO STAMPA QUESTURA DI BRINDISI

mercoledì 6 maggio 2009

NUOVO CORSO DI FORMAZIONE DELL’ORATORIO S.I.N.G. DON BOSCO

SOSTIENE L'INIZIATIVA IL MOVIMENTO PER L'INFANZIA DELLA REGIONE PUGLIA

“S.O.S. BULLISMO: STRATEGIE PREVENTIVE ED INTERVENTI SUL TERRITORIO”, è questo il titolo del secondo ciclo di incontri formativi organizzato dall’Oratorio S.I.N.G. grazie al contributo del bando formazione II predisposto dal Centro Servizi al Volontariato POIESIS di Brindisi. Quattro le lezioni con altrettanti esperti sul tema del fenomeno bullismo. Ad aprire il ciclo di incontri sarà, giovedi sette maggio, la dott.ssa Rossella Caramia, psicologa dell’Oratorio S.I.N.G. La dott.ssa Caramia approfondirà il fenomeno del bullismo e gli aspetti psicologici che stanno alla base del fenomeno stesso. Seguirà, martedi 12 maggio, la lezione del Prof. Lorenzo Caiolo, ideatore della settimana dei bambini del mediterraneo. Il Prof. Lorenzo Caiolo, volto noto in Oria, affronterà le tematiche legate alle dinamiche del gruppo e del branco selvaggio. Il corso proseguirà martedi 19 maggio con la lezione del legale dell’oratorio, l’avv. Gianluca Schifone, esperto in diritto minorile. La lezione dell’avvocato Schifone ruoterà attorno agli strumenti rieducativi posti in essere dal nostro ordinamento per i minori incappati nella rete del penale. Chiuderà il corso di formazione, giovedi 21 maggio, la dott.ssa Cecilia Caforio, assistente sociale del ministero di grazia e giustizia – tribunale dei minori di Lecce. La dott.ssa Caforio, con la quale l’oratorio da anni collabora per il reinserimento sociale dei minori, approfondirà i dati relativi alla provincia di Brindisi, i reati maggiormente compiuti dai minori e le relative statistiche.

Il “corso di formazione” si svolgerà presso il salone “Don Bosco” dell’Oratorio S.I.N.G., in via Renato Lombardi ad Oria, presso il parco si Montalbano. L’orario di inizio delle lezioni è alle 16 per terminare alle ore 21. Il corso è totalmente gratuito ed ai partecipanti sarà rilasciato certificato valido per i crediti formativi. E’ prevista la prenotazione al corso chiamando al 3384043542 o inviando i propri dati alla seguente mail info@oratoriosing.it.

Ulteriori informazioni disponibili sul sito www.oratoriosing.it. “Crediamo sia necessario – sostiene Roberto Schifone presidente dell’Oratorio S.I.N.G. – approfondire queste tematiche. Il corso che abbiamo posto in essere è il secondo di questo anno associativo. Il primo, di grande successo, ha approfondito le bugie dei diritti dell’infanzia. Oggi parliamo di bullismo, un tema antico e sempre più attuale. Mi preme ringraziare il CSV POIESIS per la pazienza con la quale ha seguito questo progetto, nella fattispecie la Dott.ssa Danila Baldacci, responsabile dell’area formazione”.

UFFICIO STAMPA ORATORIANO