di Raffaella Lofino
Mentre le strade e i muretti tornano a popolarsi di ragazzi e le aule scolastiche si animano di nuovi entusiasmi, i mass media tornano a presentarci dati sconcertanti circa le persone, nel mondo, sottoposte a sfruttamento lavorativo e sessuale. Il dato più inquietante riguarda i bambini vittime del traffico, bambini che, per esempio, in alcune regioni dell’Africa costituiscono la maggioranza degli schiavi: sfruttati per cucire borse e vestiti di lusso, raccogliere cacao, chiedere l’elemosina, spesso vittime della prostituzione e della pornografia… bambini reclutati come soldati e mandati in guerra!
Nell’ordinarietà di queste notizie, echeggia forte il grido di Pace della Settimana dei Bambini del Mediterraneo. Un grido che, all’inizio dell’anno scolastico, vuole scuotere le coscienze di adulti e bambini e, con l’aiuto degli esperti, vuole creare luoghi di incontro e di dialogo e donare un messaggio di speranza agli ospiti delle delegazioni straniere e a tutti i bambini coinvolti.
… E fervono i preparativi … nei locali del Comune di Ostuni e nei Paesi limitrofi, nelle aule scolastiche e nelle famiglie… attività, laboratori, letture, workshop e teatri… telefonate, alberghi, arrivi e partenze…
E fremono i nostri cuori, pronti ancora una volta a spalancarsi al mondo intero e ad accogliere in un unico abbraccio tutti i bambini del mondo…
Questi sentimenti hanno animato l’ultimo appuntamento con i Comuni, le scuole aderenti e le Associazioni, tenutosi lo scorso 25 settembre presso la Biblioteca Comunale di Ostuni.
Aderire alla Settimana significa aderire a determinati valori, significa condividere sogni alti”: con queste parole il Coordinatore dell’iniziativa, prof. Lorenzo Caiolo, ha introdotto l’incontro, sottolineando la forte tensione etica che unisce tutti i coorganizzatori, ma anche la passione e la pazienza, indispensabili per superare tutte le difficoltà logistiche e burocratiche.
Nello stesso incontro l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ostuni, Dott. Tommaso Moro, si è detto orgoglioso per il rinnovarsi dell’evento, vissuto negli anni scorsi nel ruolo di “famiglia ospitante” e ha auspicato una struttura organizzativa sempre più solida e duratura.
Felice dell’organizzazione partecipata e attenta del lavoro, il Prof. Caiolo è passato alla presentazione degli esperti che accompagneranno i ragazzi in questa esperienza, auspicando che la stessa porti e lasci nei cuori dei piccoli protagonisti, semi di pace … e, come scrive nel Progetto: “Convinti della potenza persuasiva dei bambini, la Settimana possa lanciare un forte appello ai grandi perché si ponga fine alle azioni che dividono e che determinano povertà, tanta sofferenza e tante tragedie si operi per creare le condizioni di pacifica convivenza e di collaborazione fra popolazioni, che tanto hanno contribuito alla ricchezza civile e culturale del Mediterraneo e del mondo intero”.
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