I N F A N Z I A
Mi hanno strappato la bocca con un tappo
ma mi hanno stappato gli occhi con uno strappo,
- “……. e con che cosa ci domanderemo N o i che vediamo gli occhi colorati dei pidocchi spaventati?.....” -
“……con i guanti neri e troppo larghi
dei fanti giganti e degli arceri al trotto un po’ distratti
da sentieri di brillocchi e da criniere di biscotti….”
E’ un regno fedele a un pegno di miele
che tempera le sue ore
sulla tela di una corte
di ritratti solitari
e di prati immaginari…. -
“….direbbe la specchio della gioia allo scettro della noia….”.
Sono i passi I ndifferenti dei cortigiani I ncoronati dalla sorte,
sono i N embi intraprendenti dei corsari N aufragati per la sorte,
è la F antasia segreta del cuore F iero del poeta,
è l’ A rmonia inquieta del sapore A ustero dell’esteta,
sono le N ote impaginate nelle orme N oiose delle profezie,
sono le Z olle caramellate nelle penombre Z uccherose delle frenesie, a
narrare la storia dell’ I llusione delle parallele voci dell ‘ I infanzia,
tra il cantastorie dell’ A quilone e le vele dei moli dell’ A micizia. I
Isabella Cosentino
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