E' notizia di oggi che Josef Fritzl, il padre-mostro che ha scandalizzato il mondo per la sua storia di padre-nonno e carnefice dei figli, è diventato ormai un personaggio mediatico tanto è vero che nella cella del carcere di Sankt Poelten dove è rinchiuso ha ricevuto centinaia di lettere di donne disposte ad offrirgli il proprio amore. Lo riporta il sito del quotidiano britannico "The Sun". Le signore scrivono al 73enne che non è stato capito e che lo ritengono "buono di cuore".
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La notizia sopra riportata deve farci riflettere sull'enorme potere suggestivo che ha la televisione, un personaggio per quanto sia disgustoso se le sue gesta vengono ampiamente riportate dalla televisione genera, nel pubblico televisivo, parallelamente ad un effetto di sdegno, rappapriccio, anche un effetto di indulgenza e benevolenza collegato alla popolarità.
Siamo tutti vittime di questo perverso effetto mediatico, è sufficiente pensare alla sig.ra Franzoni che ha ucciso suo figlio e che ha negato deliberatamente e cocciutamente il delitto sia in tribunale che davanti alla televisione in numerose occasioni, l'effetto mediatico è stato devastante ha suggestionato le menti dei telespettatori al punto che il giorno dopo l'arresto della sventurata madre molti pesonaggi politici si sono pronunciati a favore di un atto di grazia e clemenza da parte del Presidente della Repubblica.
Tale reazione è ovviamente irragionevole e dettata da sentimenti superficiali e dipendenti da una società mediocratica, infatti ci sono 20/30 madri l'anno solo in Italia che uccidono i loro figli, solo una è diventata un personaggio televisivo e infatti solo per il personaggio televisivo si è mossa a pietà l'opinione pubblica e parte della classe politica, per le altre madri, che magari, a differenza della Franzoni hanno ammesso il loro delitto e chiesto pietà, non vi è nessuna attenzione, e, appunto, nessuna pietà, perchè?
Perchè esiste solo ciò che ci racconta la televisione, specialemnte per quello che si riferisce al mondo dei bambini, di conseguenza anche i sentimenti di pietà dipendono dal piccolo schermo.
La storia di questo uomo squilibrato e criminale, Josef Fritzl sta vivendo le stesse dinamiche che portano al consumo perverso dell'immagine che a volte prevale sulla ragionevolezza, per centinaia di donne austriache solo per il fatto che la sua faccia è apparsa in televisione e la sua vomitevole storia viene raccontata in tutte le salse, da uomo malato quale è, con una storia orrenda e di uno squallore disarmante alle spalle, diventa un incompreso protagonista di un reality show dell'orrore.
La televisione ha un potere enorme sulle menti e il giorno che ci accorgeremo di quanto male fanno i programmi spazzatura, l'informazione usa e getta, l'infomrazione strumentale e parziale, la moltiplicazione dei reality show che oramai utilizzano storie dell'orrore vere e, con la scusa di approfondimenti, ne fanno dei veri e propri serial e programmi televisivi, sarà troppo tardi perchè i nostri figli, i nostri giovani stanno crescendo in questa devastazione dei valori, del buon gusto, della serietà, nella mancanza del rispettto per il dolore umano, per il senso di solidarietà, nell'assenza di onestà intellettuale e di impegno ideale nell'informazione.
Dovremmo capire invece quanto bene potrebbe fare un'informazione corretta, equilibrata, responsabile, intelligente, quanto è preziosa una televisione che promuove valori, democrazia, dialettica e cultura, impegno e sentimenti di pietà e solidarietà indirizzati verso i problemi reali delle persone e non verso i personaggi televisivi; questa televisione esiste, sopravvive, resiste, sta a noi cittadini spegnere e accendere la mente e il televisore con la massima attenzione per fare capire a chi ha il terribile compito di scegliere i contenuti che la televisione deve veicolare che siamo un popolo sveglio e intelligente e non una massa di pecore portate al pascolo a mangiare spazzatura.
Andrea Coffari
Presidente Nazionale Movimento per l'Infanzia