Il Movimento per l'Infanzia fa appello alla classe politica, sia essa al Governo o all'opposizione, affinchè gli interessi e i diritti inviolabili dei bambini non vengano travolti e sacrificati sull'altare di un cinico e miope adultocentrismo.
La limitazione dell'uso delle intercettazioni telefoniche non può comprendere anche i reati di violenza sessuale cui vittime sono i bambini.
I bambini vittime della pedofilia non hanno speranza di tutela e giustizia se non si dà alla magistratura e alle forze dell'ordine il potere e la libertà di compiere indagini che comprendano l'uso anche delle intercettazioni, telefoniche, ambientali e telematiche.
I bambini si trovano quasi sempre ad essere nello stesso tempo vittime ed unici testimoni delle violenze subite, dovendo contrastare imputati che non ammettono mai le loro responsabilità ma che anzi usano ogni mezzo e ogni risorsa per screditare le parole, i disagi, le sofferenze dei bambini.
I riscontri oggettivi quindi, che possono giungere anche da interecttazioni telefoniche o ambientali, diventano spesso l'unica speranza di verità e tutela per le piccole vittime.
Chiediamo al Governo non solo di non travolgere i diritti dei bambini con un provvedimento che non tiene conto della categoria sociale più debole e preziosa, i nostri figli, ma di ampliare invece, per i reati di pedofilia, le risorse, le competenze ed i poteri della magistratura investigativa.
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