lunedì 24 novembre 2008

CARO VITO ....


Caro Vito Scafidi, ricordo che l'anno scorso i telegiornali della sera diedero la notizia che in Italia, circa il 40% delle scuole non erano in regola con le norme sulla sicurezza e più del 60% non erano in regola in riferimento alle norme antincendio.


Pensai di scrivere un articolo sul sito del Movimento nel quale avrei denunciato l'inerzia delle forze politiche ma anche l'indifferenza della gente comune per una notizia così clamorosa e dimenticata nel giro di poche ore.

Ricordo che, pensando all'articolo, avrei scritto che non potevamo aspettare il morto per interressarci del problema, che le tragedie vanno prevenute, evitate, specialmente se ci sono di mezzo dei giovani. Non lo feci, non scrissi l'articolo, mi sembrava retorico agitare lo spauracchio delle disgrazie per tentare di richiamare all'attenzione dei media il problema della sicurezza delle scuole e sbagliai.

Avrei dovuto avere più coraggio e determinazione e, sebbene la mia vita sia un continuo e sfibrante impegno a favore dei diritti dei bambini, oggi mi sento addosso una tristezza profonda e inconsolabile perchè quel morto di cui avrei parlato eri tu ,Vito, so che il mio articolo non avrebbe cambiato uno iota e so che neppure quello che adesso scrivo ha il potere di evitare le disgrazie future, ma lo stesso non dovevo stare zitto.

Come adulto mi sento responsabile per essere complice di una società adultocentrica che mette all'ultimo posto i bisogni e i diritti dei bambini e degli adolescenti. Caro Vito, come te, in Italia, ogni settimana muoiono decine bambini sulle strade o sulle strade lasciano per sempre la loro salute e spensieratezza perchè riportano danni gravissimi per tutta la vita.

Ogni anno, in Italia, si consumano, nel silenzio assordante, migliaia e migliaia di violenze di ogni genere a danno dei bambini (violenze sessuali, fisiche, assistite, psicologiche, sociali) ogni anno si registrano migliaia di tentativi di suicidio di cui alcuni, ovviamente, finiscono in tragedia (seconda causa di morte per gli adolescenti, mentre la prima sono gli incidenti stradali.

La morte e il dolore dei bambini e degli adolescenti ci fa orrore ma, paradossalmente, per non soffrire, voltiamo la faccia dall'altra parte, dalla parte della leggerezza irresponsabile e così anzichè mettere a norma le scuole, finanziare progetti di recupero delle aree degradate abitate da famiglie, anzichè disporre risorse per le istituzioni che si occupano dei destini dei bambini (insegnanti, Tribunali, assistenti socio-sanitari, finiamo per spendere tempo, attenzione ed energie per costruire una società di veline, di calciatori, di grandi fratelli, cartoni animati scadenti, pubblicità ossessive e politici litigiosi e narcisisti, dimenticandoci del valore più grande di una società: i bambini e gli adolescenti.

Caro Vito dobbiamo evitare che la tua morte finisca macinata da una società che digerisce in fretta ogni dolore e l'unico modo per reagire è sentirsi chiamati ad un impegno civile a favore dei diritti dell'infanzia oggi calpestati da una società adultocentrica e ipocrita.

Andrea Coffari
pres. nazionale

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